I numeri di Fibonacci e la meravigliosa armonia della natura

Penso che tutti conoscano i numeri di Fibonacci, forse semplicemente per averne sentito elencare qualcuno (1-1-2-3-5-8-13…), o per aver visto l’opera di Mario Merz al Museo del Novecento a Milano.
Ma chi era Fibonacci?
Leonardo Fibonacci è stato uno dei più grandi matematici della storia. Nacque a Pisa intorno al 1175 e imparò la matematica dagli Arabi, durante i viaggi intrapresi per accompagnare il padre commerciante. Scrisse il Liber Abaci che fu fondamentale per diffondere la matematica e l’algebra nella cultura occidentale, allora assai carente in merito. Basti pensare che ancora non si conoscevano il numero zero e i decimali.
La sequenza dei numeri di Fibonacci, dove ogni numero è dato dalla somma dei due precedenti, ha due particolarità meravigliose:

  • il rapporto tra due numeri contigui tende sempre a 1,619…, ovvero il rapporto della sezione aurea (rapporto tra la diagonale e il lato di un pentagono regolare, come già scoperto alla Scuola Pitagorica greca) e questa proporzione rappresenta la perfezione estetica in tutte le arti
  • in natura tale rapporto è enormemente diffuso, come nelle spirali delle conchiglie, nei petali e nelle foglie di moltissimi fiori e piante, nelle infiorescenze del cavolfiore, nelle scaglie dell’ananas e nelle galassie.

Fate caso, d’ora in avanti, quando osservate le vostre piante sul terrazzo, alla disposizione delle foglie.
Fate caso all’armonia delle infiorescenze di un broccolo, a come degrada dolcemente la dimensione dei gambi del sedano, delle foglie del basilico, dei cespi delle insalate, delle corone di spine dei carciofi.
Fate caso a quante volte ci si imbatte in questa perfezione, in questa bellezza che ci viene regalata ogni giorno, anche quando siamo impegnati/e nelle mansioni apparentemente più umili: come possono impreziosirsi!

 

 

Articolo di Paola Bortolani

v0txabTaEx dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato  in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).

 

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