Non solo sci. La montagna in inverno può essere un’esperienza indimenticabile anche senza piste ed impianti di risalita. Come? Con le ciaspole (o racchette da neve), uno strumento di origini antichissime che permette di procedere sulla neve senza affondare e che negli ultimi anni ha ripreso piede tra gli sport invernali. Per camminare con le ciaspole non servono particolari competenze tecniche, basta avere tanta voglia di andare in montagna e di respirare aria pulita.
Certo, la ciaspolata è considerata un vero e proprio sport e in quanto tale necessita di un minimo di preparazione fisica e di attrezzatura per poter stare in sicurezza in un ambiente alpino (abbigliamento idoneo, scarponi, etc.), ma d’altro canto è un’attività rilassante e che ha costi molto più accessibili rispetto allo sci; insomma una valida alternativa per trascorrere delle giornate montanare durante l’inverno.
Certamente le regioni alpine riescono a ben valorizzare il loro territorio e possiedono numerosi itinerari percorribili con le racchette da neve e di difficoltà differenti; ma anche le regioni appenniniche, tra le quali spicca prima tra tutte l’Abruzzo, ci forniscono numerose opzioni per poter praticare questo sport.

Il CAI (Centro Alpino Italiano) regionale organizza molte ciaspolate di gruppo durante la stagione, ma ovviamente per chi desidera camminare in maggiore intimità c’è la possibilità di visionare i diversi itinerari e di percorrere i sentieri da soli/e con con amici/che e parenti.
Tra le possibili passeggiate da fare con le ciaspole in Abruzzo sicuramente troviamo l’itinerario dei Piani di Pezza, un altopiano di origine carsica situato tra i comuni di Rocca di mezzo (AQ) e Ovindoli (AQ), nel cuore del Parco Regionale del Sirente-Velino. A pochi chilometri dalle stazioni sciistiche di Campo Felice e di Ovindoli, i Piani di pezza sono un territorio che risulta ancora incontaminato, lontano dalla confusione e dalle frenesie delle piste.
Una volta saliti/e con la macchina dal comune di Rocca di Mezzo si raggiunge il piccolo ma confortevole Rifugio del Lupo, proprio all’inizio dell’altopiano che si trova tra i 1400 e i 1550 metri di altitudine s.l.m.
Dal Rifugio è possibile procedere seguendo i diversi itinerari proposti, con difficoltà variabili.
Personalmente trovo molto suggestiva la passeggiata che copre l’intero anello dei Piani di pezza, tutto in piano e quasi tutto al sole nelle mattinate con meteo favorevole. Il percorso si articola su circa 7 km ma in ogni momento è possibile tornare indietro verso il rifugio e come anticipato si articola su un dislivello minimo.

Per gli escursionisti più esperti è invece possibile cimentarsi in altri sentieri, come per esempio il raggiungimento della Costa Cerasole o, proseguendo, del Costone della Cerasa (2100 m.s.l.m).
Partendo sempre dal Rifugio del Lupo si percorre una parte di anello dell’altopiano proseguendo prima verso sinistra e poi iniziando a salire un costone che si presenta sulla destra. Lì inizia una salita di media pendenza che si sviluppa dentro al bosco, dove possiamo contemplare il silenzio della natura. Dopo 45 minuti circa di salita e circa 350 m di dislivello, si giunge alla Costa Cerasole, dalla quale possiamo ammirare dall’alto tutti i Piani di Pezza. Proseguendo con una salita più impegnativa per dislivello e difficoltà si può arrivare al Costone della Cerasa e ammirare un paesaggio che realmente risulta ancora incontaminato e lontano dalle frenesie del nostro tempo.
Inoltre, i Piani di pezza sono un habitat in cui è possibile spesso avvistare moltissimi rapaci, tra cui falchi e aquile che planano silenziose e che danzano nell’aria.
Insomma, per amare la montagna in inverno non dobbiamo essere per forza bravi/e sciatori o sciatrici: basta solo voler stare a contatto con la natura, evadere dai ritmi incalzanti delle città, e passeggiare in un paesaggio innevato.
Le ciaspole sono per questo un’ottima soluzione, efficace, e sicuramente più economica rispetto allo sci. Un’esperienza che consiglio e da provare almeno una volta nella vita.
Per ulteriori informazioni sugli itinerari consiglio di consultare il sito del CAI, scegliendo la sezione della regione desiderata.
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Articolo di Marta Vischi

Laureata in Lettere e filologia italiana, super sportiva, amante degli animali e appassionata di arte rinascimentale. L’equitazione come stile di vita, amo passato, presente e futuro, e spesso mi trovo a spaziare tra un antico manoscritto, una novella di Boccaccio e una Instagram story!