TF AL 13° CONVEGNO NAZIONALE IN PUGLIA

Il 13° convegno nazionale dell’associazione Toponomastica femminile, aperto alla cittadinanza, si è svolto quest’anno in Puglia in due splendide cittadine barocche della provincia di Brindisi, che sorgono lungo la via Appia Antica, mercoledì 9 ottobre e giovedì 10 a Mesagne, nell’Auditorium del Castello Normanno-Svevo, il venerdì e il sabato successivi a Francavilla Fontana, al Castello Imperiali.
Il tema ha riguardato i Percorsi di genere femminile. Le associate e gli associati provenivano da tutta Italia, dalla Sicilia alla Lombardia, da Licata, Roma, Lodi, Melegnano, Catania, Padova, Genova; hanno trovato sistemazione in vari b&b delle due cittadine e hanno potuto godere in questi quattro giorni non solo delle interessanti relazioni, ma anche del clima ancora mite, dell’accoglienza calorosa della gente del posto, delle bellezze dei monumenti storici che arricchiscono il territorio e, perché no, anche delle pietanze tipiche, in primis delle famose fave e cicoria.

Castello Normanno-Svevo di Mesagne

Intanto nel Castello di Mesagne erano state allestite due mostre, libere per chi avesse voluto visitarle, una sulle Atlete olimpiche e paralimpiche, l’altra sulle Viaggiatrici.
La prima sessione, aperta nel primo pomeriggio dopo i saluti istituzionali portati da Antonio Calabrese, presidente dell’ambito territoriale n. 4, e coordinata da Livia Capasso, verteva su La memoria sommersa, cioè la cancellazione storica della memoria femminile e la difficoltà di recuperare tante importanti figure di donne che, pur avendo contribuito allo sviluppo della società, sono state poi dimenticate. Hanno portato il loro contributo due ricercatrici, Rosanna Carrieri, studiosa della partecipazione femminile al sistema dell’arte, e presidente dell’associazione “Mi riconosci”, che ha parlato di Discriminazioni e molestie nel lavoro culturale, e Giovanna Bino, componente della Commissione Pari opportunità della provincia di Lecce e del Consiglio direttivo dell’Associazione di Public History, che ci ha intrattenuto sui luoghi delle donne nel Salento.

Da sinistra: Rosanna Carrieri, Livia Capasso,
Giovanna Bino
Da sinistra: Tiziana Concina, Danila Baldo, Daniela De Carlo, Antonietta Angelica Zucconi e Rossella Perugi

Immediatamente dopo è stata la volta delle Viaggiatrici, sessione coordinata da Danila Baldo. Tiziana Concina, già docente di Italiano e Storia e poi di Italiano e Latino nelle scuole superiori, appassionata studiosa di Elsa Morante e Anna Maria Ortese, ha argomentato di Letteratura di viaggio in ottica di genere; Antonietta Angelica Zucconi, già bibliotecaria presso l’Università di Roma La Sapienza, e storica del periodo napoleonico, ha analizzato le differenze, le caratteristiche e le particolarità dei viaggi compiuti dalle donne; Rossella Perugi, che è stata docente di inglese in Italia e di italiano all’estero, ha spostato il focus sulle viaggiatrici in area scandinava; Daniela De Carlo, nata a Lecce, insegnante di materie letterarie a Lodi, ha approfondito il tema delle viaggiatrici in Puglia tra Settecento e primo Novecento e infine Iaia Pedemonte, attiva nel turismo responsabile, ha illustrato le Guide delle Libere Viaggiatrici.

Da sinistra: Patrizia De Michelis, Nadia Cario e
Mariarosa Capeletti

Su Donne e sport verteva l’ultima sessione di questa giornata, condotta da Nadia Cario con la partecipazione di Patrizia De Michelis, presidente della Rete per la parità, e di Mariarosa Capeletti, già funzionaria presso la Camera di Commercio di Cremona, e vicepresidente nazionale del Soroptimist International d’Italia. Hanno affrontato il tema delle difficoltà che incontra una donna quando fa attività sportiva e della lunga strada verso la parità anche in questo campo.
Alla seconda giornata sono state invitate le scuole. Con gli Istituti comprensivi hanno dialogato Maria Grazia Anatra, presidente dell’Associazione “Woman to be” e ideatrice del premio di Letteratura per l’infanzia “Narrare la parità”, che ha presentato il suo nuovo libro, Una strada per Margherita, destinato alla scuola primaria, e due docenti di scuola secondaria di 1°grado, Isabella Distinto, che insegna a San Casciano in Val di Pesa, e Virginia Mariani, che insegna a Mottola. Con la loro verve hanno coinvolto le classi parlando dei taccuini di viaggio di donne esploratrici e di Vikidia, l’enciclopedia per bambine/i dagli 8 ai 13 anni, che sperimentano la scrittura collaborativa. Questa sessione è stata condotta da Paola Malacarne.

Mesagne, incontro con le scuole
Da sinistra: Danila Baldo, Paola Malacarne, Maria Grazia
Anatra, Isabella Distinto e Virginia Mariani

Con le scuole superiori invece hanno dialogato, coordinate da Giuseppina Incorvaia, Graziella Priulla, sociologa della comunicazione e della cultura, già docente nella Facoltà di Scienze Politiche di Catania, che ha tenuto un avvincente discorso sull’importanza delle parole che utilizziamo quotidianamente e il cui peso, come “pietre” pesanti, modifica percezioni e comportamenti; Danila Baldo, vicepresidente di Toponomastica femminile, già insegnante di filosofia nei licei, si è soffermata sull’importanza degli strumenti didattici come strumenti di parità; Livia Capasso, storica dell’arte e ricercatrice di artiste dimenticate, ha illustrato Calendaria 25, tutto dedicato alla presenza femminile nelle cosiddette arti minori, che non hanno nulla da invidiare a quelle cosiddette maggiori; infine Sara Marsico, appassionata studiosa della Costituzione e da poco a riposo dopo una carriera di insegnante, ha offerto rilevanti spunti per riscoprire il fondamentale contributo delle donne alla stesura della nostra Costituzione e per riflettere sul loro ruolo nella costruzione della democrazia italiana.

Da sinistra: Danila Baldo, Graziella Priulla, Giuseppina Incorvaia, Livia Capasso e Sara Marsico

Nel pomeriggio Katiuscia Di Rocco, direttora della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” di Brindisi, ci ha intrattenuto con una sorprendente analisi dei processi di stupro e di stregoneria e in seguito ci ha accompagnato a una interessante visita del vicino Museo di Arte sacra. La guida turistica, Carmela Gentile, ci ha guidato infine in un percorso di genere per il centro storico di Mesagne.

Mesagne, Museo di arte sacra
Mesagne, Piazza Orsini con Museo di Arte sacra e chiesa di Sant’Anna

Venerdì 11 il convegno si è spostato nella vicina Francavilla Fontana, accolto nel maestoso Castello Imperiali, che porta il nome dei feudatari che acquistarono il feudo di Francavilla nel 1572. In vari locali del castello sono state allestite mostre sulle Nobel di pace, di scienza e per l’economia.

Castello Imperiali di Francavilla Fontana

La giornata si è aperta nella Sala Consiliare con i saluti istituzionali portati dal sindaco Antonello Denuzzo e dall’assessore allo Spazio pubblico bene comune e alle Pari opportunità, Sergio Tatarano, da sempre molto vicino ai nostri obiettivi. La prima sessione, condotta da Livia Capasso, aveva come tema Il riequilibrio di genere nello spazio pubblico. Sono intervenute la professoressa Graziella Priulla, che ancora una volta ha dimostrato come il genere femminile sia invisibile, Fiorenza Taricone, ordinaria di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Cassino e Lazio Meridionale, che ha parlato della pace, così tanto auspicata in questo triste periodo, e delle donne che per la pace si sono tanto battute da meritare il premio Nobel. La sessione si è conclusa con l’intervento di Alessandro Rodia, storico e componente della Commissione toponomastica del Comune di Francavilla Fontana: ci ha presentato due percorsi di genere per le strade e i monumenti di Francavilla Fontana, per i quali ci ha poi guidato con grande competenza nei pomeriggi di venerdì e di sabato. 

Da sinistra: il sindaco Antonello Denuzzo, Livia Capasso, Fiorenza Taricone. Graziella Priulla
Viaggio nella storia e nell’arte di Francavilla Fontana, con Alessandro Rodia

Intanto nella Biblioteca, nella tarda mattinata, ci sono stati gli interventi per gli istituti comprensivi, coordinati da Nadia Cario. Il tema era Educare alla parità e si sono alternate a dialogare con alunni e alunne tre associate di lunga esperienza nella didattica: Danila Baldo, che ha illustrato un gioco creato da Toponomastica femminile, il Memory street international, Paola Malacarne, che ha fornito esempi di cittadinanza attiva, e Virginia Mariani, che ha incoraggiato a scrivere su Vikidia, una libera enciclopedia in lingua italiana destinata a giovani, a cui chiunque può contribuire creando voci nuove, magari di scienziate, ancora poco presenti.

Da sinistra: Danila Baldo, Virginia Mariani, Nadia Cario, Paola Malacarne

L’assemblea delle associate si è svolta nella sala Leonardo del Castello, al rientro dalla visita guidata del pomeriggio, in compagnia di Alessandro Rodia e Sergio Tatarano, e ha riconfermato nella persona di Maria Pia Ercolini la carica di Presidente di Toponomastica femminile, di Danila Baldo quella di vicepresidente, di Nadia Cario tesoriera, di Giuseppina Incorvaia segretaria e di Paola Malacarne consigliera. Sono state avanzate ipotesi per l’organizzazione del prossimo convegno del 2025.
Il sabato, nella sala Belvedere, Sara Marsico ha coordinato la prima sessione della giornata, aperta alla cittadinanza, sul tema degli Strumenti di parità per ridurre il gap di genere. Ha presentato due relazioni che avrebbero dovuto illustrare all’assemblea due storiche associate che purtroppo non sono potute intervenire, quella di Barbara Belotti, componente della commissione toponomastica del comune di Roma sul gap delle intitolazioni stradali femminili, e quella di Loretta Junck, componente della omonima commissione della città di Torino, sul nuovo Regolamento toponomastico che mira ad arricchire le intitolazioni femminili e garantisce l’obiettivo della parità. Ha dato la parola poi all’assessore Sergio Tatarano che ha informato sulle azioni per la parità messe in atto dal comune di Francavilla Fontana; a seguire Rosanna Carrieri ha denunciato la scarsità della rappresentazione femminile nello spazio pubblico, soprattutto nella statuaria, che, oltre a essere numericamente inferiore a quella maschile, privilegia aspetti del corpo femminile che non rendono giustizia al valore della persona rappresentata; Giuseppina Incorvaia ha illustrato un’iniziativa di Toponomastica femminile indirizzata alle strutture ricettive del Paese, Camera d’autrice: conduttori e conduttrici di alberghi valorizzano l’ingegno femminile, dedicando una delle loro camere a una figura femminile meritevole di intitolazione, preferibilmente collegata al territorio; Floriana Maci, guida turistica di professione e titolare di un’agenzia di viaggi, ci ha idealmente accompagnato in un percorso di genere femminile nel Salento; Maria Corvino Forleo, che per molti anni ha insegnato Storia e Filosofia nel Liceo Classico di Francavilla Fontana, affiancando al lavoro didattico l’attività di ricerca e la stesura di numerosi saggi di carattere storico- filosofico, tra cui quelli sulla storia della sua città, ci ha introdotto in quel mondo femminile, che ultimamente costituisce il suo attuale interesse. È intervenuta anche Luciana Laera, vicepresidente regionale Anci.

Da sinistra:Giuseppina Incorvaia, Rosanna Carrieri, Sara Marsico, Luciana Laera, Sergio Tatarano, Maria Corvino Forleo, Floriana Maci

Intanto nella sala Leonardo, nella tarda mattinata, ci sono stati gli interventi per gli istituti superiori, coordinati da Danila Baldo. Sono stati trattati Percorsi di genere nella letteratura da Tiziana Concina, nell’arte figurativa da Livia Capasso, nella musica da Mariacarla De Giorgi, ricercatrice e docente di Musicologia presso l’Università del Salento. Infine Sara Marsico ha prospettato la necessità di un’educazione civica paritaria. Il dibattito con alunni e alunne che è seguito, è risultato proficuo e stimolante e ci incoraggia a proseguire sulla strada della parità.

Da sinistra: Livia Capasso, Sara Marsico, Danila Baldo e Mariacarla De Giorgi
Francavilla Fontana, studenti all’ultimo incontro

***

Articolo di Livia Capasso

foto livia

Laureata in Lettere moderne a indirizzo storico-artistico, ha insegnato Storia dell’arte nei licei fino al pensionamento. Accostatasi a tematiche femministe, è tra le fondatrici dell’associazione Toponomastica femminile. Ha scritto Le maestre dell’arte, uno studio sull’arte fatta dalle donne dalla preistoria ai nostri giorni e curato La presenza femminile nelle arti minori, ne Le Storie di Toponomastica femminile.

Lascia un commento