Editoriale. Budapest si riempie di colori. E Victor Orban resta a guardare il Pride 

Si dice. È quasi un detto popolare, un classico “modo di dire”, con leggerezza, e chissà quante volte l’abbiamo detto e pensato. Soprattutto di questi tempi roventi, e non solo di guerre. «Sto morendo dal caldo»! Non è leggerezza: di caldo si può morire davvero o ci si può andare molto vicini. È quello che è successo a un operaio del vicentino che, lavorando insieme a un collega in una buca a Tezze sul Brenta, si è sentito male, anzi hanno avuto un malore entrambi per l’esalazione, a causa del troppo calore, di sostanze dal pozzo dove lavoravano. Erano le 15,30 e il sole picchia, a quest’ora e di questi tempi, molto forte. I due lavoratori si sono sentiti male e la giornata, precisamente quella di lunedì, è finita in pronto soccorso, e uno di loro, in coma, è stato sottoposto a rianimazione, intubato e trasferito in un ospedale più grande, a Bassano del Grappa.  

Ma non sono solo le due persone del vicentino le vittime di questo caldo abnorme e, stando alle “carte”, anomalo. Morti ci sono state davvero, da nord a sud. Una donna è morta per il caldo a Palermo, precisamente a Bagheria, mentre passeggiava. Due persone hanno perso la vita sulla spiaggia in Sardegna. Tre persone sono morte sul lavoro. E la lista si allunga. Le regioni e il Governo hanno redatto una lista di regole da rispettare. Soprattutto il divieto di lavorare nei cantieri nelle ore più calde, tra mezzogiorno e mezzo e le sedici. Per l’agricoltura alcuni allevatori hanno deciso di mettere nelle stalle dei ventilatori.  

E poi arriva la proposta (!?) di Glovo: un aumento di stipendio ai riders che scelgono di lavorare con il caldo. Ma si scopre che la “scelta” è pagata con pochi centesimi in più: «I bonus sono del 2% tra i 32 e i 36 gradi, del 4% tra i 36 e i 40, dell’8% per temperature superiori ai 40 gradi: aumenti che equivalgono a pochi spiccioli». Il sindacato ha scritto a Glovo sottolineando che «nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo» e ha chiesto di correggere la comunicazione: in caso di ondate di calore come quelle di questi giorni il lavoro va sospeso.
Con una nota diffusa in serata, afferma: «L’attuale modello di collaborazione garantisce a ciascun rider la massima libertà di scelta su quando e come lavorare, anche in presenza di condizioni climatiche difficili. In questo contesto, il cosiddetto bonus previsto durante i periodi di caldo estremo nasce come una misura compensativa e non rappresenta in alcun modo un incentivo alla prestazione». L’azienda desidera anche riaffermare «l’impegno prioritario per la tutela della salute e della sicurezza dei rider» e conferma «la propria disponibilità a proseguire il dialogo all’interno del tavolo sindacale già attivo». Insomma l’eterno ritorno! 

«A causa del riscaldamento globale indotto dall’uomo, il caldo estremo sta diventando più frequente e intenso. È qualcosa con cui dobbiamo imparare a convivere». L’ha dichiarato Clare Nullis, la portavoce dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (agenzia dell’Onu), in una conferenza stampa a Ginevra. Sull’Europa, ha spiegato, insiste un sistema di alta pressione che «intrappola l’aria calda dal Nord Africa sulla regione».  

Il caldo estremo di quest’anno ha preso, infatti, tutta l’Europa (e oltre). E ha messo sotto pressione ospedali e infrastrutture costringendo a prendere provvedimenti “su misura” e provvedimenti drastici. In Francia l’allerta rossa ha portato alla chiusura della Torre Eiffel. Ne è stata annunciata una chiusura anticipata per il forte caldo: «Il punto più alto, off-limits resterà inaccessibile ai visitatori fino a miglioramento. Restano aperti il primo e il secondo piano», si legge sul sito dedicato al simbolo di Parigi e della Francia con i suoi 330 metri di altezza e i due piani visitabili prima di raggiungere la sommità. «A causa delle temperature estreme previste, la Torre Eiffel chiuderà eccezionalmente alle 16,00. Ultimo ingresso alle 14.30», si legge sul sito del monumento, che provvederà ai rimborsi per chi aveva già acquistato un biglietto. «Sconcerto e lunghe code tra i turisti e le turiste che avevano prenotato l’accesso».  

Ancora riguardo all’Europa: «A Londra, — scrive Rainews.it — il torneo di Wimbledon è iniziato con la giornata d’apertura più calda mai registrata. Si tratta della seconda ondata di calore che colpisce alcune parti del Regno Unito nell’ultimo mese, secondo il Met Office che rileva che, a giugno, le temperature massime medie giornaliere sono state ben al di sopra della media meteorologica a lungo termine, con l’Inghilterra che ha registrato la terza temperatura media più alta e il Regno Unito la sesta dal 1884. Le città francesi — continua ad informare il sito Rai — provano ad alleviare la situazione offrendo piscine e musei gratuiti, come a Marsiglia e Lione. Ma il caldo non è l’unico problema: in Savoia violenti temporali hanno provocato frane e colate di fango che hanno interrotto per giorni la ferrovia tra Parigi e Milano e così in molte tratte italiane, mentre in Austria oltre 100 persone sono state evacuate a causa di una frana nel Tirolo. Tornando al caldo, anche il Nord Europa non è risparmiato: in Olanda le scuole anticipano l’orario di uscita, mentre in Germania torna il hitzefrei, il permesso speciale per assenze legate al caldo. In Austria, la Caritas ha aperto 23 oasi climatizzate per senzatetto e persone fragili. Intanto, anche fuori dal continente si registrano dati eccezionali: in Giappone giugno è stato il più caldo mai rilevato da quando esistono le statistiche, con una media superiore di 2,34 gradi e temperature marine ben oltre la norma. L’emergenza climatica si fa globale». Altro grande problema sono i mari che provocano, con la temperatura rialzata anche di sei gradi delle acque rispetto alla media stagionale, una moria o comunque uno sconquasso nella vita di pesci e del loro habitat. Nel Mediterraneo si sono registrati oltre 26 gradi centigradi. Davvero da prendere provvedimenti e pensare che dobbiamo salvare il pianeta anche per chi viene dopo di noi. 

Altre notizie da mondo. Cominciamo dall’Ungheria di Viktor Orban. Nonostante il divieto sarebbero state circa 200 mila, secondo le autorità comunali di Budapest, le persone che hanno marciato nella capitale ungherese alla sfilata dell’orgoglio Lgbtqia+. All’evento hanno partecipato ministri di diversi paesi dell’Unione Europea per un’affermazione pacifica di libertà. Solo pochi momenti di tensione, con i militanti dell’estrema destra ungherese, ma poi tutto è andato tranquillamente avanti. 

Meno bella è la notizia che arriva dalla Turchia: «Un cittadino turco è stato arrestato per aver disegnato una vignetta satirica che raffigura il profeta Maometto, pubblicata nei giorni scorsi sul settimanale Leman, storico punto di riferimento della satira in Turchia. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya, che su X ha scritto: Maledico ancora una volta coloro che cercano di seminare l’ipocrisia disegnando caricature del nostro Profeta, condividendo anche un video dell’arresto. Nel filmato si vedono agenti di polizia immobilizzare un uomo sulla scalinata di un edificio. L’artista, identificato con le iniziali D. P., è ora in custodia. Poche ore prima dell’arresto, un gruppo di estremisti islamici aveva preso d’assalto la sede di Leman, sfondando la porta d’ingresso e rompendo le finestre a colpi di pietre e bastoni». 

Nella calura di questi giorni l’olfatto dovrebbe essere pronto per un profumo o acqua di colonia (non si capisce bene, ma il prezzo è altissimo, oltre i 200 dollari). Si chiama Viktory 45-47. 
«Sono arrivate le fragranze Trump — scrive Sky 24 —. Si chiamano ‘Victory 45-47’ perché si concentrano sulla vittoria, la forza e il successo, sia per gli uomini che per le donne», come ha spiegato il presidente repubblicano sul suo account social, Truth (e spariamo davvero un po’ di…verità!). Le nuove fragranze in stile Trump, un’edizione limitata che raffigura una statuetta dorata del presidente vestito con un abito elegante e con in mano un Oscar, «sono audaci, bellissime e iconiche, perfette per fan e collezionisti», secondo il sito web per l’acquisto del prodotto, gettrumpfragrances.com. «Per gli uomini che guidano i propri obiettivi con forza, sicurezza e determinazione, questa è più di una semplice colonia; è una celebrazione della resilienza e del successo», aggiunge la descrizione del prodotto per il marchio maschile. Per le donne, il profumo è descritto sul sito web come «una fragranza sofisticata e delicatamente femminile» che, con ogni goccia, «cattura sicurezza, bellezza e incrollabile determinazione». Si potrebbe scegliere per sé stessi/e o per un regalo-bijou a chi si ama!  

Ma alla notizia, molto da conflitto d’interesse (altro che propaganda politica!) sono sicura hanno inorridito tutti i cosiddetti “nasi” che sono il vero orgoglio della Francia più odorosa. I Nasi che sanno creare i più famosi profumi della fabbrica più nota della Cote d’Azur, nella stupenda Grasse celebrata dai regnanti britannici, “balcone” naturale a un passo dalla fiorita e profumata Provenza! Hanno rabbrividito, si sono “arricciati” e, prendendo vita, si sono messi a vagare come quello di San Pietroburgo (anche questa città raffinata) dove, adagiato in un panino di un barbiere giace il naso di un suo cliente, protagonista animato dell’omonima famosa novella del russo Nicolaj N. Gogol’ che di nasi ne aveva fatto una specie di ossessione (Nabokov). Ah, l’amore per il grottesco!!! 

Che sia rinfrescante consolazione di questa ancora tanto torrida estate una poesia delicata della neozelandese Katherine Mansfield (1888-1923). Il titolo originale è The secret, il segreto della vita: «È un componimento rarefatto, di sole otto righe, ma capace di contenere l’essenza nascosta di una poetica che rifugge il clamore e predilige i dettagli impercettibili, le emozioni sottopelle, i piccoli segreti che si rivelano solo a chi sa ascoltare». In Italia è stata pubblicata in una raccolta di poesie con la traduzione di Marcella Rossi. 

Conchiglie  

Eternamente giace e splende piano 
sotto l’enormi tempestose ondate 
e sotto le minute onde beate 
che il Greco antico un tempo ha nominato 
crespe di risa. 
Ascolta: la conchiglia iridescente 
canta nel mare, al più profondo. 
Eternamente giace e canta silenziosa. 

(1911, Trad. di Marcella Rossi) 

The secret 

In the profoundest ocean 
There is a rainbow shell, 
It is always there, shining most stilly 
Under the greatest storm waves 
And under the happy little waves 
That the old Greek called ‘ripples of laughter.’ 
And you listen, the rainbow shell 
Sings–in the profoundest ocean. 
It is always there, singing most silently! 

(la versione originale della poesia) 

Questo numero di Vitamine vaganti presenta due donne di Calendaria: Maija Isola, designer tessile e artista finlandese, spirito libero e grande viaggiatrice dall’intensa vita sentimentale, i cui motivi e disegni caratterizzano ancora oggi gli arredamenti della Terra dei Finni ed ispirarono i vestiti di Jackie Kennedy; e Maria Sibylla Merian, entomologa, scienziata e grande disegnatrice di insetti. Anna Fougez, celebrata diva del varietà e del cinema muto racconta la vita della prima donna a «indossare appariscenti gonne ornate di piume […] la prima a scendere sul palco da ampie scale, […] la prima ad avvolgersi in abiti luccicanti, realizzati con materiali di scarto, e a fingere che pelli di coniglio fossero preziose volpi argentate […] una vera innovatrice nel suo campo». 
Il tema della bellezza a ogni costo imposta al genere femminile, oggi addirittura alle bambine, è approfondito in Belle da morire. Diverse da chi? Clamori e rotture esamina invece l’immagine femminile proposta dalla pubblicità, suggerendo anche esempi virtuosi. Decostruire l’archetipo del materno è il resoconto di un podcast di gruppo sulle tematiche di genere, focalizzato sulla decostruzione degli stereotipi e la violenza di genere, in cui il tema viene affrontato a partire da una riflessione sull’infanticidio.

Si possono Raccontare le Madri della Costituzione come tante storie appassionate e intriganti? Lo potrete scoprire nella recensione del libro Le 21 Costituenti, di Caterina Caparello, edito per Le Lucerne e appena pubblicato. Non dimentichiamoci che una nota di archivio del Senato della Repubblica ci ricorda che le madri della Repubblica, in occasione dell’approvazione dell’articolo 11 della nostra Costituzione si tennero per mano in un abbraccio simbolico e sororale a significare il loro intransigente ripudio della guerra, anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Del coraggio dell’abbraccio e della bellezza della gratitudine scrive l’autrice di Un abbraccio con gratitudine, una lettura essenziale per i tempi cupi che stiamo attraversando. 

Giugno di Toponomastica femminile racconta gli eventi che hanno avuto come protagonista la nostra associazione. Il mese che inaugura l’estate è anche quello in cui, al mare o in montagna, ci si protegge con le creme solari. In Protezione UV e inquinamento apprenderemo come scegliere questi prodotti senza far male al mare e alle sue creature 
Chiudiamo come sempre con la ricetta vegana della settimana: Polpettone di legumi «un piatto nutriente, leggero, gustoso, buono sia caldo che freddo, da preparare in ogni stagione», augurando a tutte e tutti Buon appetito! 

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Articolo di Giusi Sammartino

Laureata in Lingua e letteratura russa, ha insegnato nei licei romani. Collabora con Synergasia onlus, per interpretariato e mediazione linguistica. Come giornalista ha scritto su La Repubblica e su Il Messaggero. Ha scritto L’interpretazione del dolore. Storie di rifugiati e di interpretiSiamo qui. Storie e successi di donne migranti e curato il numero monografico di “Affari Sociali Internazionali” su I nuovi scenari socio-linguistici in Italia.

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