Il Premio “Narrare la Parità” è nato nel 2012 dal desiderio dell’associazione “Woman to be” e della sua presidente, Maria Grazia Anatra, di favorire la nascita di storie che offrano modelli femminili e maschili alternativi al fine di creare nuove relazioni di genere, improntate all’interscambiabilità dei ruoli e delle caratteristiche psicologiche e comportamentali dell’uno e dell’altro sesso.
All’interno del regolamento, che si richiama espressamente al codice europeo POLITE – Pari Opportunità nei LIbri di Testo (sito internet: http://www.AIE.it/polite) – si chiede espressamente ad autrici e autori di:
- fornire rappresentazioni equilibrate delle differenze, sia nella frequenza con la quale i due generi vengono rappresentati sia nel grado e nell’importanza delle attività svolte;
- promuovere una cultura della parità di genere e un’educazione al rispetto: le/i protagonisti femminili e maschili delle storie devono essere rappresentati in una molteplicità di ruoli e situazioni;
- ripensare il linguaggio, evitando l’uso di stereotipi sessisti, smascherando il presunto carattere neutro della comunicazione.
Tutto ciò non poteva non trovare un entusiastico accoglimento da parte mia, quale responsabile di Matilda Editrice, quando la presidente di Woman to be, peraltro toponomasta della prima ora, mi ha chiesto di essere partner editoriale in questo progetto. Sono infatti da sempre impegnata nella pubblicazione di libri per l’infanzia per contrastare gli stereotipi di genere e mostrare il bello di avere pari opportunità e poter fare le proprie scelte di vita senza condizionamenti derivanti dall’essere maschi o femmine.
Nell’edizione del 2018-19 il premio, che sin dal suo inizio ha mantenuto una vocazione europea in quanto a diffusione, è riuscito a soddisfare uno degli obiettivi dello stesso, cioè coinvolgere gradualmente altri paesi dell’Ue. La quinta edizione, infatti, ha registrato la partecipazione della Spagna, un paese da sempre impegnato a sostenere politiche educative di genere, sia come pubblico a cui si è rivolto, sia come casa editrice coinvolta: la spagnola Nube Ocho Ediciones.
Dunque il testo vincitore, Turchina, la Strega di Mariasole Brusa, sarà pubblicato in lingua italiana, inglese, spagnola e successivamente anche catalana. La vincitrice dunque è una giovane scrittrice, drammaturga, narratrice e marionettista italiana, invece la realizzazione delle illustrazioni è stata affidata alla spagnola Marta Sevilla.
La giuria, di cui faceva parte l’esperta di letteratura per l’infanzia Angela Articoni insieme all’ideatrice del premio e ai responsabili delle case editrici, ha reputato la storia di Mariasole Brusa, meritevole di aggiudicarsi il podio per un insieme di caratteristiche e motivazioni che di seguito vengono riproposte:
“Il testo, mantenendo un agile ritmo narrativo, introduce personaggi tipici della narrazione fiabesca, ribaltandone ruoli e condizioni stereotipate. L’intreccio e le soluzioni proposte dalla trama si risolvono felicemente in un vero e proprio divertissement finale, di sicuro effetto scenografico”.
Insomma, un racconto divertente, adatto a bambine e bambini dai tre anni in su in cui si ribaltano giocosamente stereotipi radicati: chi ha detto che una strega non possa avere i capelli turchini? O un bambino non possa divertirsi a pettinare le bambole? O che i maschietti debbano essere per forza dispettosi e prepotenti?
Il 28 settembre 2019 a Lucca, a Villa Bottini alle ore 21,00 ci sarà la premiazione, dopodiché Turchina comincerà a volare verso le librerie d’Europa, in sella alla sua scopa!
Turchina in stampa: https://www.facebook.com/graficheturato/videos/888243888222153/
Articolo di Donatella Caione
Editrice, ama dare visibilità alle bambine, educare alle emozioni e all’identità; far conoscere la storia delle donne del passato e/o di culture diverse; contrastare gli stereotipi di genere e abituare all’uso del linguaggio sessuato. Svolge laboratori di educazione alla lettura nelle scuole, librerie, biblioteche. Si occupa inoltre di tematiche legate alla salute delle donne e alla prevenzione della violenza di genere.