Io e la vita

La frase riportata di Paulo Coelho:«Non permettere alle ferite di trasformarti in quello che non sei» riassume perfettamente lo spirito del racconto di Claudia, che rivive, la rivoluzione del ’68 e il seguente periodo storico con il suo retaggio di approfondimento socio-culturale e presa di coscienza.
Una figlia parla del rapporto con il padre attraverso un intenso dialogo prendendo spunto dal Diario paterno, anche se il padre non c’è più, per «non dimenticare quello che ci ha dato e trasmesso».
Attraverso ventitré capitoli/dialogo l’autrice ascolta quella testimonianza, e risponde, in un commosso scambio di sentimenti, per vincere le reticenze espansive che un doloroso passato di orfano aveva lasciato nella personalità del padre. Nel panorama dei tanti personaggi descritti nell’arco di tempo della vita del padre –dai suoi primi ricordi di bimbo mandato a pochi mesi in orfanotrofio dopo la morte della giovanissima madre per le conseguenze del parto fino alla sua morte – emerge, dolente, la figura della seconda madre, si potrebbe dire la matrigna, donna sposata dunque dal nonno per avere una compagna che lo aiutasse nella crescita dei tre orfani. Sia pure in un’apparente freddezza dovuta alla mancanza di legami di sangue, la donna, soprattutto quando il piccolo Paolo non andava ancora a scuola, lo ha accudito cercando di colmarne il vuoto affettivo. E quando Paolo riuscirà, attraverso un lungo percorso di introspezione, a riconciliarsi con lei, si renderà conto di quanto deve essere stata sofferta la vita di questa madre, sposata per convenienza, probabilmente mai amata veramente, al fianco di un marito che non riusciva a dimenticare la prima moglie e che non riusciva a non  imputare la causa della sua morte alla nascita dell’ultimo nato.
In questo suo primo libro l’Autrice sceglie la biografia, in larga parte autobiografica, per parlare del e al padre e fare in modo che lui stesso si perdoni ritrovando infine entrambi la pace e l’amore reciproco che, dai tempi dell’infanzia, attraverso le ribellioni dell’adolescenza, non era mai venuto meno.

Claudia Mecozzi,
Io e la vita
La Rondine, 2019
pp. 103
€ 9,90

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Recensione di Anna Maria de Majo

G_faThujLaureata in Scienze Naturali all’Università La Sapienza di Roma, dopo la carriera come Assistente di Antropologia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della stessa Università, si dedica alla letteratura giovanile, iscrivendosi all’Associazione Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile e collaborando alla rivista del Gruppo con articoli su vari autori/autrici e recensioni di libri.

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