Ed eccoci di nuovo qui per raccontarvi un altro dei progetti vincitori dell’edizione 19/20 del concorso didattico “Sulle vie della parità nelle Marche”, spin off regionale del concorso “Sulle vie della parità”, promosso dall’Osservatorio di Genere (www.osservatoriodigenere.com).
Dopo la storia di Luisa Palazzi Gisberti: l’Educazione Inclusiva, realizzato dalla classe 3^C “Grafica e Comunic-azione” Istituto di Istruzione Polo3 Fano (PU), che si è aggiudicato il premio “Percorsi di genere” e una menzione speciale da parte della Commissione di valutazione marchigiana, oggi vi portiamo… al mare!
Il progetto DonnAmare, coordinato dalle docentiAnnalinda Pasquali, Lucia Del Gatto, Sara Matera, Stefano Novelli, ha coinvolto due classi del Liceo Scienze Applicate dell’IIS “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio: la I E e la IV D per un totale di 37 alunni e alunne.
Il lavoro è stato realizzato tra novembre 2019 e gennaio 2020 e ha impegnato docenti, ragazzi e ragazze in orario sia curriculare che extracurrisulare che si sono mossi (ancora lo si poteva fare in piena libertà) alla ricerca di materiale tra i locali della scuola, la Biblioteca comunale “Carlo Cuini” di Porto Sant’Elpidio, la Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo e il territorio del Comune di Porto Sant’Elpidio.
Il risultato? Un calendario dedicato alle donne, al lavoro delle donne e al mare, elemento centrale attorno cui ruotano ancora oggi la cultura, l’economia, gli usi e i costumi di tutti quei paesi che come Porto Sant’Elpidio dal mare sono bagnati e di mare vivono.

I ragazzi e le ragazze coinvolte in questo progetto sono state invitate a riflettere sull’importanza del contributo economico, familiare e sociale delle donne nelle comunità marinare; sulla rilevanza della cultura e della tradizione marinara nel territorio di Porto Sant’Elpidio; sull’uniformità e sulla specificità dei ruoli e dei sessi nelle attività marittime delle comunità marinare rispetto alle altre realtà sociali, economiche e produttive regionali. Infine, prima di procedere concretamente alla realizzazione dell’elaborato, i docenti hanno proposto un approfondimento sulla rilevanza della narrazione letteraria per immagini ai fini della costruzione e della trasmissione della memoria storica relativa a un passato che è “prossimo” non solo nel tempo, ma anche nello spazio.

Immagini e racconto: questi gli strumenti scelti per realizzare un calendario di 14 pagine dedicato alla marineria al femminile, corredato di fotografie oggetto di rielaborazione grafica, di ricette tradizionali e di alcune fiabe marinare marchigiane. La ricerca è partita dall’analisi di alcuni testi che sono stati utili per ricostruire il contesto storico, politico ed economico. Dopo di che, l’attività è proseguita all’interno delle singole classi sulla base del programma e delle competenze di ciascun gruppo, nel segno dell’interdisciplinarietà. Nell’ambito del programma di narratologia della classe I E sono state scelte tre fiabe regionali, tratte dalla raccolta di Verdenelli e Bonura, che hanno come protagonisti pescatori.
Le relazioni prodotte da ciascuno/a studente sono state impostate secondo i seguenti parametri:
- ricercare gli “ecotipi” o i cosiddetti tratti locali;
- ricercare gli utensili della cultura marinara;
- rintracciare gli elementi socio-culturali tipici;
- evidenziare gli elementi geografici;
- individuare i personaggi e la loro tipizzazione;
- verificare la presenza di numeri;
- riconoscere le funzioni di Propp.
Attingendo dalle relazioni di tutti, durante una selezione dei contenuti condivisa in classe, si è elaborato un testo unico alla cui redazione finale ha lavorato un gruppo ristretto di quattro studenti.

La classe IV D ha approfondito l’epistemologia storica integrando l’approccio evenemenziale con la prospettiva della storia sociale degli Annales. La classe ha condotto uno studio gender oriented della letteratura storiografica e delle testimonianze orali raccolte, privilegiando i momenti di riflessione condivisa, con particolare attenzione al ruolo del linguaggio quotidiano rispetto agli stereotipi di genere. Si è quindi cercato di evidenziare il potenziale di un corretto uso delle parole sia rispetto alla decostruzione di quel nucleo cognitivo degli stereotipi rappresentato dei pregiudizi, sia rispetto a una costruttiva risimbolizzazione dei rapporti umani volta a “fare la differenza”. La classe ha dunque progettato e realizzato il calendario, integrando il linguaggio grafico e quello verbale nella restituzione delle nuove conoscenze e consapevolezze acquisite.
La scuola ha provveduto anche a proporre di intitolare uno slargo sul lungomare, uno spazio verde sul lungomare o uno dei sottopassi stradali o ferroviari che conducono al mare alle “Pescivendole/Pesciarole”.

La Commissione ha deciso di premiare questo lavoro con la seguente motivazione: «Il premio all’IISS Carlo Urbani di Porto Sant’Elpidio dà un riconoscimento non a una specifica figura femminile, ad una storia biografica, ma al lavoro e all’impegno che le donne che vivono nelle zone di mare della nostra regione hanno compiuto senza clamore, senza richieste per lunghissimi anni. DonnA mare dà finalmente importanza e giusto peso a quanto le donne facevano per sostenere, garantire e consentire il lavoro della pesca. La commissione ha potuto osservare attraverso delle foto storiche bellissime e ben conservate l’attaccamento al mare e al risvolto economico-produttivo di questo settore di attività, purtroppo spesso solo visto al maschile. Va anche apprezzato l’impegno della scuola a dare uno sviluppo concreto a questo lavoro che si lega strettamente con la toponomastica, cioè, l’intitolazione di uno slargo che avremo il piacere di seguire e promuovere».
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Articolo di Silvia Casilio

Silvia Casilio, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana e dal 2009 collabora con l’associazione culturale “Osservatorio di genere”.