L’altra metà del cielo

Il nostro racconto dei progetti marchigiani premiati nell’ambito del concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche alla sua IV edizione, promosso dall’Osservatorio di Genere in collaborazione con Toponomastica femminile, l’ATS 15 di Macerata, il Sistema Museale dell’Università di Camerino, la casa editrice Settenove, USIGRAI, CGIL, CISL, UIL e la COOP 2.0, prosegue con L’altra metà del cielo realizzato dalle classi 3^,4^ e 5^ Chimica e materiali dell’I.I.S. Fermi-Sacconi-Ceci di Ascoli Piceno.
Era sin dalla prima edizione del concorso didattico che insieme ai partner, e in particolare all’Università di Camerino, ci auguravamo arrivasse un progetto dedicato a scienziate o comunque a donne impegnate in ambiti scientifici. E quando finalmente è accaduto la meraviglia, lo stupore e l’emozione sono state grandi soprattutto perché i ragazzi e le ragazze guidati dalla docente Luani Milani, coadiuvata dal collega Domenico Priori e delle colleghe Monica Ferri e Rosanna Latini, con il loro progetto hanno non solo confermato tutte le aspettative, ma le hanno ampiamente superate.

L’altra metà del cielo è un progetto nel progetto, realizzato mettendo in campo molteplici metodologie – dalla ricerca-azione al brainstorming, dal lavoro di gruppo alla drammatizzazione teatrale – e che ha saputo valorizzare le competenze dei ragazzi e delle ragazze coinvolte nonostante la didattica a distanza e nonostante quasi tutto il lavoro sia stato progettato da remoto, stando ognuno nelle proprie case. L’idea alla base del progetto è promuovere la curiosità per le materie STEM tra le nuove generazioni di studenti, con un focus specifico sulla divulgazione scientifica, così da decostruire gli stereotipi di genere in ambito scientifico a partire dai bambini e delle bambine della scuola primaria.
Due le fasi attraverso le quali il lavoro ha preso forma.
In un primo momento gli e le studenti del secondo biennio e dell’ultimo monoennio della specializzazione di Chimica e Materiali hanno progettato e realizzato materiali didattici e attività laboratoriali che potessero essere adatti ad alunni e alunne delle scuole primarie. Protagoniste della ricerca le figure di alcune importanti scienziate sia del passato sia viventi e operanti nella contemporaneità. Nella fase di progettazione e ricerca del lavoro, importanti stimoli sono arrivati grazie ad alcuni interventi di esperti di settore esterni alla scuola: il dr Emiliano Ricci, che ha parlato di divulgazione scientifica, la dr.a Vera Gheno, che si è concentrata sul linguaggio di genere e sulla comunicazione non ostile, la dr.a Barbara Re, che ha parlato a ragazzi/e di pari opportunità e di donne attive nel campo dell’informatica. La seconda fase avrebbe dovuto portare i ragazzi e le ragazze a incontrare gli alunni e le alunne delle scuole primarie ascolane. Dopo il DPCM di ottobre i ragazzi e le ragazze avevano pianificato 10 incontri/lezioni – ognuna dedicata alla storia di una donna o gruppo di donne importanti per scoperte, invenzioni o ambiti di ricerca tecnico-scientifiche – da realizzare con una classe 5^ della scuola primaria. Poi la pandemia ha reso l’organizzazione sempre più complessa ma, come scrive la prof.a Milani, gli e le studenti dell’I.I.S. Fermi-Sacconi-Ceci di Ascoli Piceno non si sono scoraggiati: «Abbiamo continuato a mantenere il filo rosso del dialogo e dell’incontro, anche in orari serali e nonostante la mediazione obbligata dello schermo 30 studenti, frequentanti le 3 classi di indirizzo, hanno scelto temi, biografie e lavori scientifici da approfondire, strutturandosi in 10 gruppi di lavoro distinti e selezionando le seguenti scienziate, per il loro importante contributo al progresso scientifico e all’umanità e per la naturale affinità nata durante lo studio delle loro vite:
Margherita Hack, Katherine Johnson, Andrea Ghez, Margaret Hamilton, Amelia Earhart, Samantha Cristoforetti, Valentina Tereskova, la famiglia Curie, Laura Bassi, Barbara McClintock, Maria Telkes, Anna Freud, Maria Montessori, Jane Goodall, Birutè Galdikas, Dian Fossey, Anna Kuliscioff, Rosalind Franklin, Emmanuelle Charpentier, Jennifer Doudna e Edmea Pirami».

Il risultato è raccontato in questo video che vi invitiamo a seguire con grande attenzione e che rappresenta un riassunto in immagini del percorso, più ampio, articolato e ancora in divenire.

Ma i ragazzi e le ragazze, non contenti si sono spinti oltre e anche per l’intitolazione hanno fatto delle ricerche e hanno deciso di dedicare un sottopasso vicino alla scuola a Edmea Pirami, pediatra ascolana, quasi sconosciuta nella sua città. Riportiamo integralmente le parole con cui la prof.a Luana Milani descrive, nella scheda docente allegata al progetto, la scelta dell’intitolazione: «C’è un sottopassaggio ferroviario che collega via Napoli a via Sardegna e che vorremmo intitolare a Edmea Pirami, pediatra e puericultrice ascolana che con il suo lavoro e la sua dedizione ha sostenuto la crescita e lo sviluppo di moltissimi bambini e delle loro madri, oltre che essere stata sempre attiva nella promozione dei diritti delle donne e del loro lavoro. A Bologna, città in cui ha studiato e vissuto, le è stato intitolato un giardino pubblico, mentre ad Ascoli Piceno, sua città natale, non risultano particolari riconoscimenti a lei rivolti. Il sottopasso in questione, permette agli studenti pendolari che usano il treno, di raggiungere il nostro Istituto, costeggiando l’ISC Don Giussani e la scuola dell’infanzia di via Sardegna. Si tratta di un piccolo tunnel, che simbolicamente rappresenta il raccordo tra i vari ordini di scuola, proprio come nell’intento del nostro progetto divulgativo. La strada verso la luce del sapere è stretta e a volte scura, ma prepara alla vista di orizzonti amplissimi!»

La cerimonia di premiazione si è tenuta in presenza (altro grande successo di questa edizione marchigiana) il 10 maggio 2021 presso il Polo di Informatica dell’Università degli Studi di Camerino (Mc). Le classi e la docenteLuana Milani hanno avuto il plauso del professor Alessandro Blasetti, direttore del Sistema museale dell’Università di Camerino, e sono stati premiati con la seguente motivazione:
«Un progetto realizzato a distanza, in remoto, ciascuno nel chiuso delle proprie abitazioni si legge nella scheda docente. Eppure il progetto si è distinto per originalità, per le metodologie innovative messe in campo, per l’output proposto e per il tema scelto: promuovere la curiosità per le materie STEM tra le nuove generazioni di studenti e studentesse, indagando gli aspetti che riguardano la divulgazione scientifica. Oltre alla valorizzazione delle biografie di scienziate note in tutto il mondo a colpire è il protagonismo degli studenti e delle studentesse che hanno lavorato in totale autonomia, con il solo ausilio dei loro smartphone e senza nessun intervento tecnico specializzato, realizzando un progetto articolato e ben strutturato pensato per bambini e bambine della scuola primaria. Particolarmente apprezzata è stata la scelta di intitolare ad Edmea Pirami, pediatra e puericultrice ascolana, un sottopasso di Ascoli Piceno che collega l’IIS Fermi-Sacconi-Ceci, l’ISC Don Giussani e la scuola dell’infanzia: un collegamento che simbolicamente rappresenta il raccordo tra i vari ordini di scuola, elemento ulteriore di forza di questo progetto divulgativo».

Il progetto è stato poi anche premiato nell’ambito del concorso nazionale Sulle vie della parità, con questa motivazione: «Il lavoro, articolato e ben documentato nella scheda didattica, rappresenta in modo esauriente, con utile mappa e foto, lo spazio del sottopasso ferroviario adiacente all’Istituto da intitolare a Edmea Pirami. Il video prodotto è creativo e originale, si avvale di uno stile narrativo agile, coinvolgente e adeguato alle classi della primaria a cui si rivolge, per il ricorso agli avatar e l’approccio ludico alle biografie e alle teorie scientifiche. Le figure di scienziate sono affrontate con capacità di sintesi e arricchite da riferimenti video e bibliografie. Potrebbe risultare meritevole aggiungere nella proposta di intitolazione la sorella Ester Pirami, eminente figura di chirurga e scrittrice, ignorata dalla odonomastica».

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Articolo di Silvia Casilio

OFNSIrlf

Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana e dal 2009 collabora con l’associazione culturale “Osservatorio di genere”. 

 

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