Nonostante le difficoltà di un anno scolastico trascorso tra didattica in presenza e a distanza, le classi del triennio del corso B del Liceo Classico “Matteo Raeli” di Noto, in provincia di Siracusa, sono riuscite a partecipare in modo efficace e con un ottimo risultato, all’VIII Concorso Sulle vie della parità di Toponomastica femminile. La tematica delle Madri fondatrici dell’Europa, in un’ottica di parità di genere, è stato il fil rouge dell’interessante lavoro, svolto nell’ambito deilaboratori di Educazione Civica. Attraverso il cooperative learning, gli/le studenti, guidate dalle docenti Elinpaola Murè e Venera Parisi, hanno ricercato informazioni storiche e biografiche, oltre che iconografiche, sulle figure femminili oggetto di studio: Santa Caterina da Siena, Olympe de Gouges e Fabrizia Baduel Glorioso.
L’elaborazione dei contenuti ha dato vita a prodotti digitali multimediali, che hanno permesso anche lo sviluppo di competenze trasversali, dalla socializzazione alla riflessione critica.
Il video Santa Caterina da Siena compatrona d’Europa è stato creato dalla classe 3B:


Il video su Olympe de Gouges è stato realizzato dalla classe 4B:


Il video su Fabrizia Baduel Glorioso in Europa per il lavoro e la pace è stato prodotto dalla classe 5B:


È emersa una profonda gratitudine per queste donne spesso dimenticate. In momenti diversi della Storia esse hanno lottato per affermare la pace e l’unità, la libertà per tutti, l’uguaglianza oltre che le pari opportunità per donne e uomini. Tuttavia, ancora oggi, occorre agire perché questi grandi ideali vengano affermati e realizzati. La parità di genere può favorire un mondo sostenibile e di pace.
Verrà proposta, nel prossimo anno scolastico, l’intitolazione di aule del Liceo Classico (sede c/so Vittorio Emanuele 111, Noto) a Caterina da Siena, a Olympe de Gouges e a Fabrizia Baduel Glorioso.
Le e gli studenti, di fronte a una situazione nuova o un contesto discriminatorio, hanno dimostrato di essere in grado di comprendere pienamente le ragioni e le opinioni diverse dalla propria, riuscendo ad adeguare il proprio punto di vista, senza perdere la coerenza con il loro pensiero originale. Hanno imparato a confrontare passato e presente e a riconoscere, a partire dalla propria esperienza, il lungo e difficile cammino delle donne.
La giuria del concorso ha così espresso la sua valutazione: «Interessanti le figure esaminate dalle classi, che hanno fatto un buon lavoro di approfondimento, scegliendole anche in differenti periodi e contesti storici. L’elaborato risulta chiaro e approfondito, con una buona resa a livello grafico. Il contenuto è coerente e completo, ed emerge l’interesse per eventuali azioni di cittadinanza attiva. Nel complesso si tratta di un progetto ben strutturato».
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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, tiene corsi di aggiornamento per docenti, in particolare sui temi delle politiche di genere. È referente provinciale per Lodi e vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile. Collabora con con Se non ora quando? SNOQ Lodi e con IFE Iniziativa femminista europea. È stata Consigliera di Parità provinciale dal 2001 al 2009 e docente di filosofia e scienze umane fino al settembre 2020.