Per dare un concreto aiuto alle artigiane romane, duramente colpite dalla pandemia, Tuba Enoteca (via Moricone 5, Roma) ha dato vita all’iniziativa del Tuba Female Market.
È così che nel weekend del 7 e 8 maggio dei banchetti hanno abbellito via Moricone ospitando le creazioni di donne che hanno trasformato i loro hobby in un secondo lavoro o nella loro principale fonte di reddito. Le restrizioni causate dal Covid 19 hanno sospeso fiere e mercati, ma grazie ad internet molte artigiane hanno potuto mandare avanti la propria attività aprendo piccoli negozi online tramite siti come Etsy o vendendo direttamente ai clienti accordandosi attraverso messaggi privati, sfruttando i social media come Facebook e Instagram per mostrare il proprio repertorio.
In questo caso è stato Facebook il galeotto che ha permesso a dieci artigiane di venire a conoscenza dell’iniziativa di Tuba Enoteca, attraverso pagine come Mujeres Trabajando Italia, Stampa Mamma, il gruppo del quartiere Trieste-Salario e Ti racconto la mia storia, dove l’organizzatrice dell’evento, Giulia di Paola, ha pubblicato gli annunci.

«Tuba Enoteca nasce dall’idea e dal coraggio di Giulia e Andrea Contu di creare un locale che fosse accogliente, caldo e rassicurante come casa,» spiega Giulia, «Da Tuba non mancano mai i sorrisi, è una grande famiglia che accoglie e coinvolge, tutti sono i benvenuti nessuno escluso. Da questo intento nasce anche il Tuba Famale Market. L’idea è quella di dare gratuitamente spazio all’artigianato prettamente di natura femminile, per aiutare e sostenere una categoria che durante questi anni di crisi è stata fortemente colpita. Lo spirito dell’iniziativa è conoscere e farci conoscere, in un’ottica di condivisione e scambio paritario in cui tutti cresciamo. Fare rete a nostro avviso in questi tempi è l’unica strada perseguibile per un futuro che necessita di essere migliore. Una rete infinita tridimensionale ma anche materica, in cui ogni nodo, pur conservando la sua individualità, fa parte di un progetto molto più grande. Vogliamo necessariamente perseguire questa strada perché crediamo e non smetteremo mai di credere che sia l’unica perseguibile, sostenersi a vicenda senza competizione condividendo e creando.»
«Io e Giulia abbiamo sempre lavorato in questo ambito,» prosegue Giulia Contu, la proprietaria «Il nome ‘tuba’ viene dalle tube di Falloppio, perché è da lì che viene la vita. Quando ho detto il nome ad Andrea ce lo ha appoggiato senza neanche chiedere chiarimenti. È per noi fondamentale non solo mantenere un’altra qualità a prezzi adeguati e accessibili, ma anche una filosofia pro-uguaglianza e pro-donna, non sempre facile in un quartiere come questo.» Tuba Enoteca è situato vicino piazza Vescovio, uno dei centri nevralgici del quartiere Trieste-Salario di Roma, nato in epoca fascista.
«Giulia e Andrea hanno fatto una grossa scommessa aprendo un bar in questa piazza, durante un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo oggi, e con l’obiettivo di essere un punto di ritrovo familiare dove tutti di possono sentire accolti, animali compresi. Il progetto del mercato nasce su internet, su gruppi femminili dove le donne condividono le loro storie e vendono i loro prodotti cercando di combattere la crisi del settore. Vorremmo in seguito lanciare un progetto a cadenza più regolare a partire da settembre. È tutto a titolo gratuito, l’unica cosa che abbiamo chiesto in cambio è di aiutare a fare conoscere un pochino il locale con i passaparola e i social, crediamo sia molto importante fare rete, si può creare un circuito immenso dove un individuo può esprimersi appieno attraverso l’aiuto degli altri».

Le artigiane che si sono alternate nel week-end sono un riflesso di questa filosofia di lavoro: tra le bancarelle si possono vedere borse fatte a mano nella strada parallela a via Moricone, prodotti a base di tartufo provenienti dal Molise, gioielli da Tiburtina, vestiti creati in India, oggettistica da Roma Sud; nel mentre, le persone del quartiere fanno colazione, accolte calorosamente dalle proprietarie, adocchiano la merce tra un sorso di caffè e l’altro e infine superano la timidezza iniziale e si avvicinano per comprare. C’è una grande aria di familiarità, senza alcun sentimento di competizione.
«Io ero già cliente» racconta Oriana, proprietaria di Stregatta Fashion, «vengo a fare gli aperitivi regolarmente e mi sono avvicinata alle proprietarie che poi mi hanno raccontato di questa iniziativa e mi hanno invitato a partecipare. Il marchio nasce come punto di recupero di una serie di situazioni di donne in difficoltà, che vengono da terre meno fortunate delle nostre. Gli abiti sono cuciti da sarte in piccoli laboratori artigianali, dando loro lavoro, mentre le magliette sono più personali. Crediamo che gli abiti debbano adattarsi alle donne, non il contrario; perciò, sono stati fatti con una struttura ampia che si adatta a qualunque tipo di corpo, con tessuti provenienti dai Paesi delle sarte».





È interessante osservare il ruolo che internet ha avuto in questa iniziativa: non solo artigiane giovanissime ma anche generazioni più anziane, che, nonostante la poca dimestichezza con i mezzi virtuali, ne hanno intuito il potenziale e lo utilizzano per pubblicizzarsi e venire a conoscenza di eventi come questo. «Sono più di quattro anni che faccio questo lavoretto. Avevo prima una agenzia di organizzazione convegni, e ho cominciato a creare all’uncinetto dopo che ho dovuto smettere per problemi di salute», racconta Simonetta, proprietaria del marchio lesimonette, «con le mani in mano non ci so stare e ho iniziato prima col ricamo, poi mi sono dedicata alla creazione delle borse. Ho saputo dell’iniziativa nel gruppo del II municipio e ho aiutato con il passaparola».
La giornata prosegue serena e gioviale, tra clienti soddisfatte/i dei loro acquisti e con lo stomaco pieno e le artigiane che si scambiano complimenti e consigli.
Di seguito vi lascio con le presentazioni delle artigiane e i link ai loro shop, col caloroso invito a supportarle.
MERCATINO 7 MAGGIO

Simonetta – Le simonette
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Mi chiamo Simonetta e faccio borse all’uncinetto. Le mie creazioni sono interamente realizzate a mano, curate in ogni particolare e perfettamente rifinite. Amo ognuna delle mie borse, in ognuna c’è un po’ di me ed è per questo che il mio brand si chiama “lesimonette” perché ogni capo è un po’ me. Le mie creazioni vanno viste da vicino e toccate per notare la perfezione e la meticolosità del lavoro, ogni borsa è unica come è unica ogni donna che sa che la propria borsa la rappresenta in qualunque occasione.

Olivia – Le libellule di Olivia
Mi chiamo Olivia, sono un’artista che dipinge acquarelli e ceramiche. Mi piace anche creare gioielli delicati come acquarelli e leggeri come libellule. Ho partecipato con le mie creazioni al mercatino organizzato dall’enoteca Tuba ed è stato bello constatare quanto queste siano piaciute.

Flavia – Sapone artigianale naturale
Officina Resistente Alchemica e di Autoproduzione. Saponi e rimedi erboristici, in armonia con i tempi e i modi di Madre Natura. Sono una fitopreparatrice erborista che, come passione, produce saponi naturali, arricchiti con oleoliti preparati da me, dalla raccolta del fiore o della pianta, con profumazioni lievi e utilizzando olii essenziali.

Giovanna – Green Art
Sono Giovanna Vasapollo, scenografa di cinema e teatro, e circa due anni fa dopo il blocco degli spettacoli decisi di fare un corso formativo per imparare l’arte dei giardini verticali e da lì subentra questa altra passione che mi consente di creare pareti e composizioni che fungono da arredo per appartamenti e attività nelle quali dare “verde respiro” agli interni con piante stabilizzate che non hanno bisogno di alcuna cura.

Ilaria – Tartufi Tasillo
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Mi chiamo Ilaria e sono la compagna di Alessandro; insieme abbiamo deciso di creare la nostra linea di prodotti al tartufo.
Tartufi Tasillo nasce dall’esperienza di una vita tra i boschi molisani. Una realtà tutta italiana, un’idea che si radica nella mente di un ragazzino di soli 14 anni che, seguendo le orme del padre, dedica la sua vita a questa passione divenuta mestiere. Un mestiere fatto di sveglie che suonano quando è ancora buio, di sacrifici e di pazienza, ma anche di molte soddisfazioni come quelle di addestrare i propri cani fin da cuccioli. Dopo diversi anni, finalmente, con Tartufi Tasillo la pregiatezza dei tartufi molisani arriva non solo sottoforma di prodotti freschi ma anche confezionati, mantenendo sempre l’alta qualità che li contraddistingue.
MERCATINO 8 MAGGIO

Emma – Million Collar Baby
La passione per questa attività è nata mentre stavo scrivendo la tesi e ho avuto la necessità di comprare dei nuovi accessori per i miei cani, ma non riuscendo a trovare dei collari e dei guinzagli che mi soddisfacessero, ho quindi pensato di farli da sola. Ho cominciato per me, i miei amici e la mia famiglia, ma piano piano la voce si è sparsa e sono arrivati i primi clienti. Per gli intrecci utilizzo il paracord, un materiale molto resistente e facilmente lavabile, usato originariamente in ambito militare e ora prodotto in tantissime colorazioni, mentre per le fibbie ho scelto il biothane, un’ottima alternativa cruelty-free al cuoio, rispetto al quale è anche più durevole. La varietà di motivi, colori e dimensioni rende il mio artigianato completamente personalizzabile e a misura di ogni amico a 4 zampe!

Giulia – Muymako Handmade
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Produzione artigianale di intimo e costumi da bagno con base a Roma. Ero già in contatto con Giulia, che mi ha invitato a partecipare. Queste iniziative sono molto utili, consentono di farsi conoscere e di far conoscere le varie arti a un pubblico più ampio. Mi occupo di costumi e intimo su misura e personalizzabili. La marca è nata nel 2017 in Spagna, quando vivevo a Barcellona. Nel 2018 sono tornata a Roma e mi sono attivata per mandare avanti il marchio anche qui in Italia. Ci sono vari negozi che rivendono la mia merce, ma è sempre bello partecipare a questo tipo di eventi per farsi conoscere e stare a contatto con la gente.

Oriana – Stregatta Fashion
Stregatta Fashion è un marchio di abbigliamento slow fashion creato e pensato per chi ama vestirsi di felicità. Dalle t-shirt da cui siamo partite, fino alla produzione sartoriale di capi no-size (dunque progettati per essere adatti a tutte le taglie) ad opera di una meravigliosa sarta artigiana che confeziona esclusivi pezzi unici disegnati dalla fondatrice del marchio, con tessuti di cui ci approvvigioniamo in terre meno fortunate e sempre tramite altre donne, tutto è orientato a creare situazioni di comfort per chi acquista ma anche per chi partecipa alla produzione. Il nostro intento, infatti, è restituire alla moda un’umanità che va ben oltre le funzioni estetiche che normalmente le si riconoscono, e renderla strumento di ripresa economica per territori o professioni che hanno vissuto e vivono tuttora della passione che chi lì vive mette in ciò che fa, delle risorse del territorio e delle loro proprie e uniche forze. Vogliamo che il nostro marchio diventi non solo un punto di ritrovo di capi esclusivi, belli e appaganti per chi li indossa, ma soprattutto un mezzo per aiutare le donne a sentirsi a proprio agio nei nostri abiti, e quelle che partecipano alla nostra attività a sentirsi realizzate e soddisfatte del loro lavoro. In tutte le parti del mondo in cui riusciremo ad arrivare. Usiamo spesso claim come “be beautiful, be you!” e questo è quello che ci piacerebbe far pensare a ogni donna che incontra il nostro marchio, sia acquistandolo che producendolo: per essere belle e sentirsi bene fuori ma soprattutto dentro, basta solo essere sé stesse e puntare sulle proprie passioni!

Roberta – Le bijoux de Jolie
Faccio gioielli in argento 925 e anche accessori. È stato mio figlio a suggerire di aprire questa attività, mi aiuta a creare i gioielli e a gestirne l’aspetto social.

Azzurra – Conturbante Coco
Mi chiamo Azzurra Caramia, durante il primo lockdown ho iniziato a cucire spinta dalla ricerca di qualcosa che impegnasse le lunghe giornate in casa. Ho cominciato a creare accessori per capelli, per poi spaziare ad accessori per bimbi e bimbe , dalle copertine ai vestitini per mia figlia. Tutto ciò che creo è fatto a mano, utilizzo principalmente tessuti naturali preferibilmente certificati oeko tex. Sono sempre alla ricerca di nuove ispirazioni e mi piace cimentarmi in nuovi progetti. Il nome della pagina prende spunto dal nomignolo di mia figlia Chloe detta Coco.
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Articolo di Maria Chiara Pulcini

Ha vissuto la maggior parte dei suoi primi anni fuori dall’Italia, entrando in contatto con culture diverse. Consegue la laurea triennale in Scienze storiche del territorio e della cooperazione internazionale e la laurea magistrale in Storia e società, presso l’Università degli Studi Roma Tre. Si è specializzata in Relazioni internazionali e studi di genere. Attualmente frequenta il Master in Comunicazione storica.