«Zhen, Zhian, Azadi!»: queste parole sono state gridate dalla folla per la prima volta ai funerali di Mahsa Amini, la ventiduenne morta il 14 settembre dopo essere stata arrestata e picchiata a Teheran dalla polizia religiosa, perché non aveva indossato correttamente l’jihab.
Quelle stesse parole risuonano ormai nelle proteste in atto da giorni in Iran e in tutto il mondo, alle quali anche il coordinamento “Odonomastica femminile” di Capo d’Orlando ha proposto di unire le voci della cittadinanza locale. La mobilitazione ha coinvolto gli enti e le associazioni cittadine che compongono “Odonomastica femminile”: Abbraccialo per Me, Admo, Cross Road Club, Fidapa, Homo Faber, No Limits, Aldilà del Muro, Centro Antiviolenza Pink Project, Recitando e Parolando, l’associazione Toponomastica Femminile, il gruppo Mai Più Sole, Cgil, il comitato “Teatro allo Scalo”, la commissione Pari Opportunità del Comune, Bucaneve onlus, tre60lab, Homo Faber di Nicola Chiaromonte, Esperanto Nebrodi, Anpi, P.M.Rosso di San Secondo, l’associazione Pio La Torre, oltre che libere e liberi cittadini.


La manifestazione ha previsto alcune installazioni in Piazza Matteotti a Capo d’Orlando dal 12 al 16 ottobre che hanno avuto lo scopo di esprimere allo stesso tempo solidarietà alle donne iraniane e dissenso per l’oltraggioso sistema che ne limita la libertà, oltreché di sensibilizzare la popolazione, ma soprattutto le nostre giovani generazioni sui temi dei diritti umani.
Su una pedana ben evidente sono state montate sei grandi sagome rosa di donne della vita comune, le stesse che nella cittadina costituiscono ormai il simbolo delle proteste per l’8 marzo e altre iniziative. L’installazione era attorniata da tavoli con materiale documentario e da cartelloni informativi sulla situazione femminile in Iran.

Domenica sono stati organizzati reading, flashmob, musiche, canti; dando séguito alla campagna lanciata da Maria Andaloro intitolata Una ciocca per la libertà è stato possibile manifestare tingendo una ciocca dei propri capelli in segno di protesta, come dall’immagine che utilizziamo, realizzata da Giuliana La Malfa per Posto Occupato.
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Articolo di Franca Sinagra

Pubblicista (Odg-Sicilia) e scrittrice, vive da molti anni a Capo d’Orlando (Messina), dove si dedica ad attività culturali e al recupero storico del territorio. Formatasi a Trento e Padova con laurea in materie letterarie, ha insegnato nelle scuola statale.