Non sono semplici “graffe”… sono poesia.
Quando sono triste, le mie mani hanno bisogno di cose soffici da impastare… un po’ funziona.
Ingredienti:
500 gr. farina forte (Manitoba)
80 gr. latte (eventualmente aggiungetene)
100 gr burro
3 uova medie
200 gr. patate lessate (meglio a vapore) e schiacciate
80 gr. zucchero
15 gr. lievito di birra (appena un po’ più di mezzo cubetto)
8 gr. sale
buccia grattugiata di un limone
Mescolate il latte tiepido con il lievito e 90 gr. di farina. Quando sarà gonfio (ci vorranno circa 40′) unite le uova, il sale, lo zucchero e circa 300 gr. di farina. Lavorate bene.
Aggiungete le patate a temperatura ambiente e il resto della farina, facendo andare la planetaria o il Bimby, oppure a mano (se proprio siete tanto tristi!!), poi unite il burro morbido (ma NON in pomata) e impastate ancora.
Quando l’impasto è divenuto elastico fermate la macchina (o le mani, e pure i pensieri) e coprite.
Trascorsi 15 minuti fate ancora fare qualche giro, a bassa velocità, e di nuovo coprite. Dopo 15 minuti ripetete l’operazione, coprite e finalmente lasciate raddoppiare l’impasto (ca. 2 ore).
Rovesciate l’impasto lievitato sul tavolo e fate un paio di giri di piegature: prendetene un lembo con le dita, tiratelo delicatamente verso l’esterno e riportatelo verso il centro. Prendete un altro angolino e ripetete l’operazione.
Quando avrete completato tutto il giro e avrete ottenuto una palla, appiattitela delicatamente sulla spianatoia e riprendete l’operazione facendo una maggiore pressione al centro, completando un altro giro. Dovrete ottenere una mezza sfera tesa. Rovesciatela e coprite con pellicola.
Dopo circa un’ora rovesciatela di nuovo, piegatela in due e allungatela. Portate i due lembi esterni verso il centro e lavorate brevemente.
Spezzatela ora in pezzi da 60 gr. (servitevi della bilancia) e avvolgeteli stretti facendone delle pallette (potete spingere la pasta con il pollice attraverso l’anello formato unendo pollice e indice dell’altra mano).
Riprendete in mano il primo pezzo e, con le dita infarinate, premete al centro fino a forare.
Fate roteare sul dito bucando la palletta per formare l’anello, allargate appena il foro con ambedue le mani e mettete ogni ciambella sul tavolo poco infarinato. Mano a mano coprite con pellicola infarinata (questo è importante!). Lasciate lievitare il tutto per altri 30 minuti.
In una padella di ferro dai bordi alti portate a 170° abbondante olio di arachidi o di girasole (le graffe devono galleggiare).
Immergete nell’olio caldo poche graffe per volta dal lato che era in alto.
Non appena finiscono di gonfiare giratele e portate a doratura. Girate ancora e portate di nuovo a doratura.
Asciugatele su carta da cucina. Passatele nello zucchero semolato eventualmente mescolato con poca (pochissima, ma la consiglio) cannella in polvere.
E se non funzionano sulla vostra, di tristezza, di sicuro funzioneranno su quella degli altri. Vedrete!!!
Articolo di Maria Pia Strano
Nata nel 1954 in Sicilia, trapiantata suo malgrado a Roma nel 1963. Ha lavorato come Insegnante nella Scuola Primaria. Laureata in Psicologia, Mediatrice Familiare e Counselor. Da anni si occupa della violenza psicologica all’interno della coppia organizzando seminari e conferenze in collaborazione con criminologi/ghe e avvocati/e sensibili al problema.