Refrontolo, comune compreso nella Marca Trevigiana IGT (creata nel 1995 per la qualità dei vini prodotti e la cura del territorio), ha 1739 abitanti, di cui 879 femmine e 860 maschi. La superficie su cui si estende è pari a 13,11 Kmq e la densità di abitanti per Kmq è di 132,6. La sua mappa presenta 43 strade. Nove sono intitolate a uomini, nessuna strada o piazza intitolata a una donna. Unico nome femminile presente nella toponomastica è un borgo intitolato alla Regina Elena.
Da sabato 16 marzo, però, c’è anche una piazzetta centrale, ricavata da uno slargo tra la chiesa, la strada, il parcheggio e il belvedere sui colli trevigiani, intitolata a una donna: la pittrice Emma Ciardi. Promotrice dell’iniziativa Alessandra Prato, presente anche all’incontro preliminare per l’intitolazione, tenutosi presso la sala conferenze di Villa Spada. In tale circostanza sono stati presentati tutti gli eventi della giornata, volti a ricordare Emma Ciardi, con il contributo di Myriam Zerbi (maggiore conoscitrice della pittrice) e alla presenza del Vice Sindaco Fabio Tittonel, di Maria Pia Ercolini, Gianni Moi, Manuela Giabaudo, Emiliano Guerra e Alessandra Cappelletto.
Emma Ciardi, nota per i suoi inconfondibili paesaggi dal tratto veloce e le figure del Settecento in movimento, è vissuta dal 1879 al 1933. Dedicò la sua vita all’arte, girando il mondo e portando con sé il suo parlare veneziano, come scrive Myriam Zerbi nel volume monografico edito da Umberto Allemandi (anno 2009). La pittrice ha trascorso a Refrontolo alcuni anni della sua vita ed è pertanto risultato naturale proporre all’Amministrazione il suo nominativo per un’intitolazione. In fondo, nei suoi quadri sparsi per l’Europa, Emma ha immortalato gli alberi e il paesaggio del paese. E così è stato. La proposta, accolta e approvata dalla Giunta con a capo la Sindaca Loredana Collodel ha visto in questa giornata, la scopertura della targa Emma Ciardi, pittrice, al suono delle campane a festa.
A seguire, durante la stessa giornata del 16 marzo, anche una Camera d’Autrice è stata dedicata a Emma Ciardi, presso il B&B “Alle Zagare”che si trova nella villa in cui visse la pittrice, oggi villa Buosi. Dopo il taglio del nastro tricolore, si sono aperte le porte della bella, spaziosa e luminosa camera, al cui interno sono stati collocati gli scritti, le foto, le immagini, la lettera che Emma scrisse all’amica Lina Rosso (altra pittrice dell’epoca che la ritrasse mentre dipingeva en plein air).
La pittrice Emma negli anni Trenta del Novecento si ritrovò nella zona collinare in cui oggi è collocato il B&B poiché era alla ricerca di una casa da acquistare e in cui vivere, immersa nel verde di alberati paesaggi. Successivamente, presso la casa che reputò essere congeniale alle proprie esigenze, ricavò uno studio dalla piccola soffitta luminosa, con balcone, rivolta verso il soleggiato sud. Nel testo teatrale di Manuela Giabardo, dal titolo Il gioco dei colori. Emma Ciardi, una pittrice tra due secoli Alessandra Prato, si legge: “E adesso al lavoro…coe ciacole no se fa quadri! Qui al piano alto, ora c’è il mio studio, con un abbaino per studiare il paesaggio e il tempo, l’ora e il momento giusto. Apro la finestra e vedo i colli, gli alberi e le nuvole. Lo gavarò soto i oci sempre, e non mi servirà buttar giù bozzetti in fretta e poi correre a casa e sempre in pressa, presto che se no me va via l’efeto.”
I/le partecipanti all’intitolazione della Camera d’Autrice, ritrovatisi sul balcone dello studio di Emma, hanno osservato il paesaggio con grande ammirazione. Dall’alto è possibile notare anche la presenza di altri componenti di quella casa: Cicerone e Cesare, due splendidi asinelli, e Sissi, la meticcia, Quintino e Ubaldo, due bassethound, che danno un tocco di rurale in una zona collinare molto curata, dai tratti eleganti. Si tratta di una terra che per essere mantenuta tale è stata dichiarata di notevole interesse pubblico dalla Regione Veneto ai sensi della Legge regionale n. 63/1994. Con una tutela del territorio così forte, in una zona di produzione di ottimo vino, la giornata è terminata con un brindisi (di Verdisio Buosi IGT) alla buona riuscita della giornata e a Emma.
Articolo di Nadia Cario
Laureata in Governo delle Amministrazioni, è referente per il Veneto di Toponomastica femminile. È componente dell’Esecutivo delle associazioni culturali del Comune di Padova. Collabora con gli organismi di parità locali e regionali.