Verso una nuova guerra. Lo strano pacifismo britannico

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L’atteggiamento aggressivo e arrogante della Germania nazista spaventa le potenze liberaldemocratiche, preoccupate soprattutto dalle mire espansionistiche che Hitler ha verso tutta l’Europa centrale e orientale. Gli Stati Uniti sono lontani e i loro territori non sono messi a rischio, quindi possono mantenere la linea isolazionista. Il governo francese, unico Fronte Popolare sopravvissuto dopo la tragedia spagnola, è antifascista ma si mostra morbido e tollerante per evitare una nuova guerra che molto probabilmente perderebbe.
La Gran Bretagna, Paese sionista e liberale, quindi sicuramente antinazista, è decisamente ostile alla politica tedesca ma, in quanto principale potenza egemone all’interno della Società delle Nazioni, ha come primo obiettivo quello di evitare una nuova guerra, anche a costo di alcune generose concessioni alla Germania: questa politica lassista e fin troppo permissiva è conosciuta con il nome di appeasement (pacificazione) ed è portata avanti dal Primo Ministro Neville Chamberlain. In nome dell’appeasement, il governo Chamberlain lascia che Hitler occupi mezza Europa pur di evitare l’esplodere della guerra, che sarà comunque inevitabile. 
A complicare la situazione di Londra si aggiunge una crisi interna alla famiglia reale inglese Windsor. Alla morte del re Giorgio V, fervente difensore della classica dottrina liberale, sale al trono il figlio Edoardo VIII, uomo talmente antibolscevico che accetterebbe di scendere a patti con Hitler. Ma Edoardo VIII è innamorato di Bessie Wallis Warfield Simpson, un’americana divorziata (le donne statunitensi già hanno questo diritto) e siccome il re d’Inghilterra è anche capo della Chiesa anglicana non sta bene che sposi una donna divorziata. Approfittando della delicata situazione privata del sovrano, la nobiltà e il governo fanno pressioni sul re perché si sposi con chi meglio crede ma lasci la poltrona reale: il vero motivo di queste pressioni è che al governo inglese non piacciono affatto le simpatie naziste del nuovo sovrano e preferiscono che sia rispettata la tradizione liberale. Dunque Edoardo VIII abdica in favore del fratello Giorgio VI, sostenitore dell’intransigenza antinazista, e si ritira a vita privata. Così la Gran Bretagna può rimanere antinazista e anticomunista.

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In copertina. Il matrimonio di Edoardo VIII e Bessie Wallis Warfield Simpson

 

Articolo di Andrea Zennaro

4sep3jNIAndrea Zennaro, laureato in Filosofia politica e appassionato di Storia, è attualmente fotografo e artista di strada. Scrive per passione e pubblica con frequenza su testate giornalistiche online legate al mondo femminista e anticapitalista.

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