Con due sfogliatelle calde e il vento salato che ci scompiglia i capelli io e Matilde Serao1 ci godiamo la vista sul Vesuvio.
«Era mai stata a Napoli prima?»
«No, signora Serao, ma sono qui da poche ore e già mi ha riempito il cuore…Mai visto un lungomare così bello! Lei è nata qui?»
«No, in realtà sono di Patrasso, ci siamo trasferiti quando avevo cinque anni, perché mio padre è stato assunto alla redazione di “Il Pungolo“».
«L’ha ispirata lui a cominciare a scrivere?»
«Sicuramente mio padre mi ha fatto avvicinare al mondo del giornalismo e mi ha abituato sin da piccola all’ambiente della redazione, ma in realtà ho imparato da grandicella a leggere e a scrivere!»
«Davvero? Beh, ha recuperato in fretta! Cosa scriveva all’inizio?»
«Brevi articoli per “Il Giornale di Napoli”, poi ho pubblicato qualche novella sotto lo pseudonimo di Tuffolina. Però, al di là di questi primi esperimenti, la mia prima pubblicazione vera e propria è stata la novella Opale, che uscì nel 1878 sul “Corriere del Mattino”».
«Immagino la felicità quando ha constatato che i suoi romanzi avevano grande successo!»
«Sì, ma nonostante la letteratura mi abbia sempre appassionato tantissimo, perché mi consentiva di scrivere di me, è al giornalismo che ho dedicato tutta la mia vita. Possiamo discutere a lungo di tecniche letterarie, di personaggi, ma sul giornalismo ho cose molto più interessanti da raccontare, perché ho passato la mia vita a sgomitare per conquistare il posto che meritavo…»
«È stata tanto dura?»
«Ho visto fin troppo, cara mia!»
«Ora sono curiosa, le va di raccontarmi qualcosa in merito?»
«Ecco, di Roma, per esempio, ho davvero tante cose da dire! Ho iniziato a collaborare con il giornale “Capitan Fracassa”, dove ho avuto la libertà di spaziare dalla critica letteraria alla cronaca mondana. Inoltre, sono entrata nei salotti romani, ho conosciuto Carducci e D’Annunzio, tanto per citarne due…Ora tu mi conosci da dieci minuti, ma ti sembro una tipa da salotto io? Non lo sono e da giovane lo ero ancora di meno– Si fa grasse risate mentre pensa ai suoi vent’anni — Il fatto che non c’entrassi proprio niente con quelle damine eleganti, intente a parlare del nulla, non mi ha di certo favorito».
«Però mi risulta che a Roma abbia conosciuto l’amore, quindi su qualcuno sicuramente ha fatto colpo!»
«Ah, Edoardo…Amava di me proprio il mio essere così fuori luogo! Abbiamo lavorato insieme a lungo, abbiamo fondato “Il Corriere di Roma”, nel 1885. È durato solo due anni, ma subito dopo aver smesso di pubblicare, Matteo Schilizzi ci propose di tornare a Napoli e di fondere la nostra testata alla sua: “Il Corriere del Mattino”. Così nacque “Il Corriere di Napoli”».
«E da qui alla fondazione del quotidiano “Il Mattino” che è successo?»
«Io ed Edoardo abbiamo deciso di cedere la nostra parte di proprietà sul “Corriere” e di metterci in proprio. Era il 1892, anno che cancellerei volentieri».
«Mi dispiace, signora Serao, come mai, se posso chiedere?»
«È l’anno in cui il mio matrimonio si spaccò definitivamente, tanto che io me ne andai di casa per un paio d’anni e al mio ritorno…Insomma, ora non ho voglia di pensare a Gabrielle2, ma lo scandalo uscì su tutti i giornali e fu molto difficile a quel punto tenere separate la mia carriera e la mia vita privata. Io, da parte mia, ho fatto tutto ciò che era in mio potere per dare a Paolina, la figlia di mio marito e di Gabrielle, tutto l’amore che meritava. D’altronde, quella povera creatura non c’entrava proprio niente…»
Effettivamente non serve dica di più, dello scandalo sanno pure i muri ed è ammirevole come sia riuscita a rialzarsi dopo un simile dramma. Matilde è così: ride, ride e ride ancora, nonostante tutti gli indici puntati contro.
1MATILDE SERAO: nata a Patrasso nel 1856, è stata una scrittrice e giornalista. È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano: “Il Corriere di Roma” e, a partire dal 1903,”Il Giorno”.
Ha scritto romanzi indimenticabili come Fantasia, Il ventre di Napoli e Addio, amore!.
Morì nella sua amata Napoli nel 1927, colpita da un infarto mentre scriveva nel suo studio.
2GABRIELLE BESSARD: cantante di teatro, ebbe una relazione con Edoardo Scarfoglio, marito di Matilde Serao, da cui nacque una bambina. Quando Scarfoglio decise di restare con la moglie, Bessard si suicidò sull’uscio della casa della coppia, affidandogli Paolina, la bambina neonata. La scrittrice la accolse come fosse sua figlia. Nonostante fosse stata richiesta la massima riservatezza, lo scandalo uscì sul “Corriere di Napoli”, in aperta polemica con la coppia Scarfoglio-Serao.
Articolo di Emma de Pasquale
Emma de Pasquale è nata a Roma nel 1997 ed è laureata in Lettere Moderne all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente frequenta la magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre. Ha interesse per il giornalismo e l’editoria, soprattutto se volti a mettere in evidenza le criticità dei nostri tempi in un’ottica di genere.