Dopo qualche mese dall’uscita del romanzo per giovani adulti nel 2017, la critica capì abbastanza presto che si poteva trattare di un caso editoriale significativo per le caratteristiche di impietosa e autentica “messa a nudo” del sentimento di odio e di razzismo sottopelle che arieggia, ora come allora purtroppo, in un’America bianca, perbenista e permissiva nei confronti di tantissimi atti di prevaricazione, di abuso di potere da parte della polizia, sino alle numerose tragiche uccisioni gratuite di persone di colore, di cui il caso George Floyd è una delle ultime drammatiche testimonianze. Finalista al Premio Andersen 2018, miglior libro oltre i 15 anni, vincitore del premio Goodreads Choice Wards 2018, Best of the Best Waterstones Children’s Book Prize 2018. Storia pluripremiata dunque che ha ottenuto un grande successo di pubblico anche tra gli/le adolescenti e che due anni dopo la pubblicazione, nel 2019, vedrà nascere una versione cinematografica, un film diretto da George Tillman che in poche settimane incassa cifre da record!
Una trama avvincente che vede come protagonista assoluta una ragazzina afroamericana, Starr Carter, che in un’America bigotta, cresciuta tra amor di patria e pregiudizi razziali, si è comunque saputa integrare. È riuscita infatti, grazie alle sue brillanti doti naturali di simpatia, di spigliatezza a farsi accettare dai suoi tanti compagni e compagne di scuola benestanti e tutti bianchi, in nome di una voglia di “arrivare”, di salire una scala sociale faticosissima che la sua viva intelligenza, la sua amabilità sembrano favorire (una su 1000 ce la fa!). Eppure tutte le sere, quando Starr torna a casa nel quartiere all black di Garden Heights in cui vive, le tocca togliere quella maschera che le serve ogni giorno per… scalare la montagna e torna a essere la ragazzina vera, autentica, cresciuta fra sacrifici, ristrettezze economiche e lezioni di sopravvivenza. Il suo è un quartiere popolare dove vive con una famiglia numerosa ma molto unita che vede nell’istruzione e nella cultura una speranza di futuro migliore. È così che Starr frequenta la Williamson Prep School, una scuola scelta per lo più da studenti bianchi, in un quartiere lontano, elegante, da raggiungere ogni mattina alzandosi molto presto. Il padre Maverick nutre grandi ambizioni per i figli e soprattutto per Starr che frequenta una delle migliori scuole della città, e dunque proprio per questo ha insegnato loro come comportarsi, come sopravvivere in quella società bianca, come evitare di cacciarsi nei guai nell’eventualità di un controllo della polizia che ti guarda dall’alto in basso con prepotenza e arroganza, che ostenta la possibilità di fare ciò che vuole, pronta ad accusarti, a controllare ogni possibile atteggiamento ritenuto irrispettoso. Questo, infatti, è quello che accade nella realtà alle/agli afroamericani, soprattutto in quartieri violenti come il suo, dove imperversano le gang, lo spaccio di stupefacenti ecc.
Così un giorno l’esistenza di Starr verrà stravolta completamente e le imporrà di fare chiarezza soprattutto dentro il suo animo, di scegliere da che parte stare, di togliersi la maschera e vivere quello che realmente è. Mentre si trova in auto con un amico d’infanzia si avvicina un poliziotto per un controllo di routine. Se Starr sa bene come comportarsi, il ragazzo invece compie l’errore di estrarre un oggetto dalla tasca che il poliziotto immagina un’arma pronta a colpire. Così, senza accertarsi delle sue vere intenzioni, apre il fuoco e uccide sul colpo l’amico Khalil che si accascia tra le sue braccia. A Starr, drammaticamente testimone di un evento così tragico, toccherà decidere che cosa fare. Raccontare la verità, una verità amara, ma vera soprattutto per rispetto del suo amico Khalil e di tutti quelli che come lui sono morti a causa dell’odio, del pregiudizio, dell’abuso di potere che la polizia americana, spesso coperta dalle istituzioni, esercita con tracotanza e arroganza.
È una scelta pericolosa per lei che rischierà di comprometterla definitivamente agli occhi di quella dorata società bianca nella quale cercava di entrare e di essere accettata benevolmente. Il dramma della ragazzina, insieme alla necessità di scegliere da che parte stare, costituirà il focus centrale dell’ultima parte della storia. Dunque un romanzo forte, ricco di emozioni crude e autentiche che smuove le coscienze e che ha fatto breccia in un pubblico di giovani adulti/e che hanno dato una grande dimostrazione di affetto e di condivisione verso questa storia. Un successo che fa ben sperare in una nuova generazione americana e non solo, rispettosa dei diritti fondamentali di ogni essere umano al di là dell’appartenenza sociale, di genere, di gruppo etnico ecc. Un bel romanzo da suggerire ai e alle giovani adulte!
Angie Thomas
Il coraggio della verità – The Hate U Give
Giunti Editore
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Articolo di Maria Grazia Anatra

Docente in pensione si occupa da anni di politiche di genere. Presidente dell’Associazione Woman to be, ha ideato iniziative differenziate di sostegno all’imprenditoria femminile, alla formazione e all’orientamento di genere. Da anni si occupa di Letteratura per ragazzi e dal 2012 ha dato vita al Premio di Letteratura per l’infanzia NARRARE LA PARITÀ https://narrarelaparitasite.wordpress.com/ oltre a scrivere testi narrativi per bambini/e.