Calendaria 2022. Cosa resta, cosa cambia

Calendaria 2021 era stata ideata nella primavera del 2020, in pieno lockdown. Constatando che erano soprattutto le donne a pagare le conseguenze della pandemia, avevamo voluto sottolineare, ogni giorno dell’anno e in ogni contesto, il loro attivo contributo nei più diversi campi dell’ingegno e del sapere, per arginare e ridurre stereotipi, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori, per combattere le dinamiche di segregazione di genere nell’istruzione e nella formazione e di conseguenza nel mercato del lavoro, per sviluppare l’autostima nelle ragazze e il reciproco rispetto tra sessi.

Calendaria 2021 è stata sostenuta e distribuita da 40 enti/istituzioni/associazioni

Oggi, per vincere la sfida economica e sociale che ci troviamo ad affrontare dopo mesi e mesi di inattività-isolamento-crisi, è indispensabile un’iniezione di fiducia collettiva.

Pace, democrazia, solidarietà, equità, condivisione di ideali, culture e buone pratiche: questa è l’Europa di cui abbiamo bisogno, un’Europa di parità, che offra un ampio ventaglio di modelli quotidiani per ampliare le prospettive delle giovani, per incentivare la ricerca di competenze e occupazioni altamente qualificate, per rinsaldare la loro determinazione nel voler raggiungere posizioni dirigenziali, per sviluppare il coraggio necessario a lanciarsi in esperienze imprenditoriali e a partecipare ai processi decisionali.

Edita da Matilda editrice, Calendaria 2022 è dedicata a 62 donne europee distintesi nei diversi campi collegati ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Sono donne che hanno dato una nuova idea del sapere femminile – concreto, realistico ma profondamente intriso di umanità – su cui si dovrà basare l’Europa del futuro.

Le figure scelte per l’Italia sono Maria Montessori, Eva Mameli, Laura Conti e Trotula de Ruggiero.

Maria Montessori

Il progetto, in italiano, francese e inglese, conferma l’impostazione del 2021 e prevede:

1. la stampa del calendario da parete illustrato, di formato 30 x 30 cm (aperto 60 x 30);

2. la pubblicazione per tutto il 2022 di biografie settimanali delle donne scelte, in formato digitale e in tre lingue;

3. la campagna di sensibilizzazione nelle scuole e presso le istituzioni, per l’intitolazione di spazi pubblici alle donne rappresentate su Calendaria 2022.

In ogni settimana di Calendaria 2022 ci saranno il ritratto e un breve profilo di una delle protagoniste. Su Vitamine vaganti verranno pubblicati racconti biografici su quelle stesse donne e sul sito www.toponomasticafemminile.com appariranno traduzioni o abstract in varie lingue.

Eva Mameli

Calendaria resta un progetto corale.

La squadra di lavoro di quest’anno, coordinata dalla presidente di Toponomastica femminile Maria Pia Ercolini, dalla responsabile di Matilda Editrice Donatella Caione e dall’architetta Livia Fabiani, curatrice grafica del progetto, comprende anche 13 illustratrici appartenenti a 7 Paesi dell’Unione Europea.

Il progetto editoriale e grafico è supportato dal lavoro di ricerca, scrittura, traduzione e redazione di tante socie di Toponomastica femminile e altre donne europee. Molte sono le giovani che con Calendaria avranno l’occasione di sperimentare, acquisire competenze, conoscere, svolgere lavori di gruppo. Siamo infatti convinte che il trasferimento di competenze intergenerazionale sia un punto nodale per la formazione di un’Europa nuova.

Calendaria 2022 verrà diffuso in scuole, università, biblioteche e centri di cultura, affinché sia visibile, ogni giorno, il ruolo attivo che le donne hanno svolto e svolgono in tutti i Paesi dell’Unione Europea.

Laura Conti

Individuare 62 donne di 27 Paesi Europei non è stato difficile. Semmai abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta. Abbiamo dovuto escluderne alcune già note per dare spazio a figure straordinarie ma talvolta del tutto sconosciute al di fuori del loro Stato.

Vogliamo evidenziare quanto l’assenza delle donne dai libri di testo, e dalla documentazione in generale, sia grave e assurda. Leggendo le loro biografie si scopriranno le difficoltà che hanno dovuto superare, in quanto donne, e i successi raggiunti. E si potrà riflettere su come sarebbe diversa oggi la società in cui viviamo se nei secoli passati le opportunità fossero state distribuite equamente.

Crediamo che dar voce alle grandi donne del passato e del presente possa incitare bambine e ragazze a guardare sé stesse e la propria vita senza limitazioni di sogni e desideri, e bambini e ragazzi a considerarsi non i depositari di privilegi sociali e culturali ma una metà dell’umanità: con gli stessi diritti e gli stessi entusiasmi dell’altra.

Per adesioni e informazioni: toponomasticafemminile@gmail.com

Trotula de Ruggiero

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, coordina il gruppo diade e tiene corsi di aggiornamento per docenti, in particolare sui temi delle politiche di genere. È referente provinciale per Lodi dell’associazione Toponomastica femminile. Collabora con con Se non ora quando? SNOQ Lodi e con IFE Iniziativa Femminista Europea. È stata Consigliera di Parità provinciale dal 2001 al 2009 e docente di filosofia e scienze umane sino al settembre 2020.

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