Il Movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie

«Alle mie studentesse, perché provino ad “alzare il cielo”», questa la dedica di Fiamma Lussana, docente di Storia contemporanea dell’Università di Sassari, in apertura al suo libro Il Movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie.

Si tratta del primo tentativo di scrivere una storia unitaria del movimento femminista in Italia, di raccontarne le radici più profonde, e di ricostruirne le dinamiche attraverso memorie scritte e orali. Fiamma Lussana racconta nei primi capitoli cosa sia stato il femminismo nel nostro Paese e come sia effettivamente nato negli anni del secondo dopoguerra, proprio durante il periodo del “miracolo italiano”.
Cosa passa nelle menti delle donne, rimesse al loro posto dopo anni in cui hanno attivamente preso parte alla guerra? È possibile che la distruzione, l’orrore, lo sconvolgimento del secondo conflitto mondiale non abbia cambiato proprio nulla?
La Professoressa Lussana prosegue spiegando nel dettaglio cosa sia successo in quegli anni e di come si sia insinuato un pensiero fisso nelle menti delle giovani: la convinzione che l’unica via d’uscita sia non nella ricerca dell’egualitarismo con il genere maschile, obiettivo assolutamente difficile da raggiungere, ma l’individuazione e l’esaltazione delle specificità femminili. Le donne non sono uomini e per raggiungere una vera parità bisogna concentrarsi sulle differenze. Il libro riporta infatti parte del Manifesto di Rivolta femminile, che scrive così: «La donna è altro rispetto all’uomo».
Il libro procede in seguito con un’attenta disamina sociale, concentrandosi prima sul tema del divorzio, e poi sul tema dell’aborto e delle violenze sessuali, analizzando e spiegando dettagliatamente le diverse linee di pensiero presenti nel nostro Paese e le relative motivazioni.
Di grande interesse la sezione che passa in rassegna i collettivi femministi su tutto il territorio nazionale. La disamina dei vari gruppi permette di comprendere, infatti, come il movimento femminista sia stato vissuto diversamente da ognuna delle donne in base all’area geografica, alle difficoltà e alle situazioni presenti sul territorio.
Interessante il capitolo che racconta del Movimento femminista romano, un collettivo nato nel 1973 con delle sue proprie specificità, differenziandosi in questo modo dalle analoghe esperienze di città come Milano o Bologna. Nella Capitale, infatti, i movimenti femministi hanno un forte attaccamento ai problemi più concretamente vicini al corpo delle donne, alla sessualità e alla vita reale. Tralasciano il dibattito e la riflessione teorica per dedicarsi in maniera attiva alla risoluzione di problemi fortemente sentiti sul territorio. La forte connotazione pragmatica è dovuta senza dubbio anche al fatto che a Roma è inevitabile dedicarsi maggiormente all’azione e alla mobilitazione, proprio per la vicinanza alle istituzioni politiche. I temi più sentiti dalle femministe nella Capitale sono certamente quello dell’aborto e della contraccezione verso i quali i gruppi sin dai primissimi tempi cercano di lavorare con assiduità, in particolar modo per abolire la legge nota con il nome di “reato d’aborto”.
Di grande rilievo l’attività del Gruppo San Lorenzo di Simonetta Tosi, medica e attivista femminista. Sin dai primi anni Settanta il Gruppo San Lorenzo lavora sul territorio per aiutare le donne attivamente e cerca di far comprendere alle istituzioni quanto sia fondamentale fare qualcosa. Fiamma Lussana riporta nel suo scritto gli appunti di Simonetta Tosi, che gira per Roma intervistando le donne e chiedendo loro, ad esempio, pareri circa le pillole anticoncezionali.
La disamina storica del movimento femminista italiano di Fiamma Lussana, dopo aver analizzato le origini e raccontato gli anni principali di attività del Movimento su tutto il territorio, affronta nell’ultima sezione come il femminismo si sia evoluto negli anni successivi, fino agli anni Novanta.
Ritengo che conoscere il nostro passato sia fondamentale per interpretare le dinamiche presenti, soprattutto in queste settimane in cui le conquiste delle donne per le donne sembrano essere retrocesse di cinquant’anni. E forse la lettura di un volume come quello di Fiamma Lussana può aiutarci a continuare ad «alzare il cielo» verso nuove conquiste tutte al femminile.

Il movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie
Fiamma Lussana
Carocci, Roma, 2012
pp. 244

***

Articolo di Marta Vischi

Laureata in Lettere e filologia italiana, super sportiva, amante degli animali e appassionata di arte rinascimentale. L’equitazione come stile di vita, amo passato, presente e futuro, e spesso mi trovo a spaziare tra un antico manoscritto, una novella di Boccaccio e una Instagram story!

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...