Se un giorno io potessi…

Nella periferia di Napoli si trova un vecchio teatro abbandonato, i cui antichi splendori si intuiscono appena tra gli strappi dei drappi e i buchi del soffitto. Questa la curiosa ambientazione di Se un giorno io potessi…, breve ma intenso romanzo d’esordio di Raffaella Natale, poliziotta-artista, da sempre in prima linea contro la violenza di genere.
Stampato nel febbraio 2022 dalla Tipografia Tecnostampa, in provincia di Sondrio, questo volumetto pieno di note e pentagrammi rappresenta un bell’esempio di storia fantastica, chiaramente fondata su fatti di cronaca ben noti. Una visitatrice o un visitatore distratto, fatto il proprio ingresso nel cadente teatro che, come dicevo, fa da cornice all’intreccio, penserebbe di essere finito in un luogo ormai privo di fascino, a mangiar polvere inutilmente, ma il vecchio custode sa che quelle mura ormai fatiscenti nascondono in realtà un importante segreto.
Ogni giorno, alle 15.22 esatte, l’antico pianoforte a coda sul palcoscenico inizia a suonare e la voce misteriosa di una giovane donna intona una canzone intrisa di dolore e speranza.
È il pianto di Sofia, una giovane artista strappata ai suoi sogni e alla vita dalla violenza cieca di un marito iracondo e possessivo. La vicina di casa, Beatrice, anziana insegnante in pensione, non ha potuto far niente per salvarla, pur avendone forse intuito il dramma. Ma, ora che Sofia non c’è più, è proprio lei ad aiutare i poliziotti Beppe e Camilla nelle indagini che porteranno all’arresto del marito della giovane musicista e alla ricostruzione dei fatti.
Quella che il custode Filippo sente cantare ogni pomeriggio (le 15.22, l’orario scelto da Sofia per le sue esibizioni, non è nient’altro che la sequenza delle cifre del numero telefonico che ogni donna vittima di violenza sa di poter comporre per trovare aiuto) è l’anima inquieta della giovane artista uccisa da quello che pensava essere l’uomo della sua vita. La canzone che riecheggia tra le rovine del vecchio teatro partenopeo è un grido di speranza e disperazione, lo stesso che Sofia, giovane compositrice, aveva messo in note e che aveva mandato il marito su tutte le furie, fino a spingerlo a gettare nel vuoto la giovane moglie.
Ma non è solo per sé stessa che Sofia canta ogni giorno a teatro. In quel luogo di antica bellezza e armonia si ritrovano sulle poltrone in prima fila, ogni pomeriggio, anche Carmela, Antonietta e Pina, altre tre anime femminili, amanti della musica e strappate alla vita dalla violenza degli uomini. Bellezza e orrore, melodie e drammi si mescolano in un crescendo di rabbia e speranza, che coinvolge la lettrice e il lettore in un turbinio di emozioni contrastanti.
La voce narrante di questo interessante romanzo è quella di Camilla, poliziotta del Nord, formata ad Alessandria, ma in servizio effettivo a Napoli (l’esatto opposto dell’autrice, nata in Campania e trasferitasi in Lombardia). È lei che, ritrovando nella storia di Sofia molte affinità con la sua, con l’aiuto del collega Beppe, ricostruisce, un pezzo alla volta, la sequenza dei fatti, dal movente all’omicidio, senza tralasciare alcun particolare. Tra le pagine si ritrovano i versi della canzone che Sofia aveva composto per esprimere il dolore che stava attraversando: parole profonde, vere, piene di forza, che paiono un inno al coraggio per tutte le donne vittime di violenza fisica e psicologica.
Viene da pensare che la protagonista del romanzo sia quasi un alter ego dell’autrice Raffaella Natale, che da anni è impegnata, attraverso le sue canzoni, la pittura e il lavoro (da quando ha 23 anni fa parte della Polizia di Stato) in una costante opera di sensibilizzazione contro il cyber-bullismo, la tutela di anziani e bambini e la lotta alla violenza contro le donne. Dal 2003 questa poliziotta-artista vive e lavora in Valtellina, presso la Questura di Sondrio.
Sul sito fai.informazione.it, l’autrice spiega che «L‘importante è far capire alle vittime che non sono sole, che non bisogna vergognarsi per quello che si è subito e che è necessario chiedere aiuto». Proprio per questo nelle pagine finali del libro sono state inserite tutte le informazioni necessarie a chiedere aiuto a chi è vittima di violenza e l’intero ricavato dalle vendite sarà interamente devoluto al centro antiviolenza di Sondrio Il Coraggio di Frida.
Se siete curiose/i di conoscerla meglio, le canzoni e testimonianze di Raffaella Natale si trovano numerose in rete, sui principali canali social: Facebook, Instagram e Youtube.

Raffaella Natale
Se un giorno io potessi…
Tipografia Tecnostampa, Sondrio, 2022
pp. 78

***

Articolo di Chiara Baldini

BALDINI-PRIMO PIANO.jpg

Classe 1978. Laureata in filosofia, specializzata in psicopedagogia, insegnante di sostegno. Consulente filosofica, da venti anni mi occupo di educazione.

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