Uno dei motivi per cui da sei anni l’Osservatorio di Genere lavora con ostinata perseveranza al concorso Sulle vie della parità nelle Marche, nell’ambito del Concorso nazionale di Toponomastica femminile Sulle vie della parità, è che, grazie alle ricerche di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, figure femminili che sembravano essere state risucchiate dalla storia e perciò condannate all’oblio tornano a vivere.
Ed è quello che è accaduto anche nella V edizione del concorso regionale grazie al progetto Una donna unica come tante realizzato dalla classe I G della Scuola secondaria di I grado “A. Manzoni” dell’Istituto comprensivo “Matteo Ricci” di Camerata Picena, in provincia di Ancona. Guidati dalla professoressa Giovanna Scarabotto e dal professor Giuseppe Carnevale, i ragazzi e le ragazze hanno lavorato tutto il primo quadrimestre dell’anno scolastico 2021/2022 interrogandosi sul ruolo della donna nella storia, dalle civiltà antiche ai giorni nostri. Nell’ambito dell’Unità Didattica d’Apprendimento “Non più Cenerentola”, la classe ha approfondito la vita di alcune personalità femminili che hanno lasciato un segno tangibile del proprio passaggio: la Regina longobarda Teodolinda, Teodora la Regina di Giustiniano, Piccarda Donati, Francesca da Rimini, Costanza d’Altavilla, Artemisia Gentileschi, le suffragette, Nilde Iotti e le madri della Costituzione Italiana, Malala, Samantha Cristoforetti e tante altre.
Dopo un’attenta analisi della Costituzione e in particolare degli articoli dedicati alla parità di genere e all’abolizione delle discriminazioni, i ragazzi e le ragazze hanno avuto modo di incontrare Agnese Tramonti, ex vicesindaca di Camerata Picena, e la professoressa Paolina Romiti, dirigente scolastica in pensione, studiosa della storia del territorio e autrice di numerosi saggi. Durante questo ultimo incontro la classe ha fatto la conoscenza di Quirina Tartaglini entrando anche in possesso del materiale documentario attestante l’impegno di quest’ultima a favore delle persone povere, dei bambini e delle bambine e delle donne di Camerata in difficoltà.
A questo punto nasce l’idea di raccontare la storia e la biografia di questa donna. Ma a Camerata Picena, si chiedono i ragazzi e le ragazze, cosa si sa di Quirina Tartaglini? Si procede allora all’elaborazione e alla somministrazione alla cittadinanza di un questionario: cosa ne sanno i/le giovani della signora Tartaglini? e gli anziani e le anziane? Non solo! Il questionario si spinge oltre: i ragazzi e le ragazze interrogano gli/le abitanti di Camerata Picena anche sul ruolo della donna nella società: è cambiato rispetto al passato? Se sì, in che modo?

Mentre i dati raccolti venivano organizzati in tabelle e grafici, è iniziato parallelamente anche il lavoro di ricerca storica vero e proprio in archivio. A partire dai documenti messi a disposizione dal Comune, i ragazzi e le ragazze hanno progettato un percorso di trekking urbano attraverso il quale illustrare la personalità e le attività civiche di Quirina Tartaglini.

Ma non finisce qui: oltre al trekking urbano, la classe ha lavorato alla scrittura di una sceneggiatura e gli alunni e le alunne di questa classe hanno svestito i panni da studiose/i per vestire quelli di attori e attrici. Ed ecco qui che prende forma un documentario in cui di volta in volta è possibile fare la conoscenza di Quirina Tartaglini e di suo marito Pietro Fabbri del notaio che raccoglie le volontà testamentarie di Quirina e della maestra che guida la nostra protagonista all’interno della scuola tra i bambini e le bambine che la signora aiuta ogni giorno.


Infine, la classe, grazie alla sensibilità dell’assessora alla cultura Chiara Lucciarini, ha ottenuto un importantissimo risultato: il costruendo palazzetto dello sport di Camerata Picena, che sorgerà proprio su un terreno donato dalla fondazione Tartaglini\Fabbri, porterà il nome di Quirina Tartaglini. Gran parte dei luoghi dedicati alle attività sportive – si legge sulla scheda docente che accompagna il progetto – sono ancora appannaggio di atleti maschili, perciò la scelta ci è sembrata innovativa anche pensando al fatto che sia proprio un luogo di incontro e di gioia, foriero di unione tra i/le giovani proiettate nel futuro e il ricordo delle precedenti generazioni.

Al progetto la commissione di valutazione regionale ha attribuito il “Premio Percorsi di cittadinanza attiva” e la classe, accompagnata anche dal sindaco di Camerata Picena Davide Fiorini, è stata premiata presso l’Università di Camerino il 19 maggio 2022 con la seguente motivazione:
«Il progetto “Una donna unica come tante” della 1^G della Scuola secondaria di I grado “A. Manzoni” dell’Istituto Comprensivo “Mattei Ricci” di Camerata Picena è il felice risultato di un percorso didattico che ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di implementare numerose competenze e che, soprattutto, li ha portati a praticare attivamente fuori dalla scuola le conoscenze apprese sui banchi.
Lavoro cooperativo, ricerca, approfondimento del testo costituzionale, interviste a donne impegnate nella politica locale, decostruzione degli stereotipi di genere e promozione delle pari opportunità sono solo alcuni degli elementi alla base della riuscita di questo progetto.
Importante è anche la proposta di intitolazione del costruendo palazzetto dello sport a Quirina Tartaglini: proposta questa accolta dall’amministrazione e che aggiunge merito al lavoro dei ragazzi e delle ragazze».



Ai ragazzi e alle ragazze sono stati poi assegnati premi dai partner, un contributo per l’acquisto di materiale scolastico del Lions Club Macerata Host e un’opera d’arte realizzata da Elena Borioni

Cittadinanza attiva, approfondimento storico, sensibilizzazione sulla parità di genere, ricerca-azione, comunità educante: sono solo alcuni dei risultati ottenuti grazie a questo lavoro che ha il grande merito, uno fra i tanti, di aver creato le condizioni per un dialogo costruttivo e propositivo fra la scuola e l’amministrazione comunale.
Per queste ragioni, Una donna unica come tante si è anche aggiudicato il Primo Premio nella sezione A-Scuola secondaria di I grado nell’ambito del concorso nazionale, la cui premiazione si è tenuta il 14 ottobre 2022 presso l’aula Volpi dell’Università di Roma Tre.



Ma non è finita qui… a dimostrazione di quanto le buone pratiche siano capaci di generare innumerevoli e a volte imprevisti sviluppi, il lavoro dei ragazzi e delle ragazze ha prodotto molti stimoli, tra cui la vittoria di un bando per i piccoli borghi, “Marche Storie”, che ha dato vita a un laboratorio di Teatro di Comunità con l’associazione culturale Acchiappasogni avviato a giugno 2022 e durato tutta l’estate con grande divertimento della popolazione che ha potuto riappropriarsi della storia di Quirina e riscoprire grazie a essa come si viveva a Camerata Picena nel secolo scorso.


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Articolo di Silvia Casilio

Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana e dal 2009 collabora con l’associazione culturale Osservatorio di genere.