Per l’eliminazione del razzismo

Collaborando con Toponomastica femminile – che ha partecipato a un bando indetto dall’Unar, Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, e in rete con tutte le regioni d’Italia – la Chiesa Battista di Mottola ha partecipato alla Giornata per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, fissata nella data del 21 marzo dall’Assemblea Generale dell’Onu, in ricordo del massacro perpetrato dalla polizia nel 1960, a Sharpeville in Sudafrica, di sessantanove manifestanti che protestavano pacificamente contro le leggi razziste emanate dal regime dell’apartheid.

La serata dal titolo Noi trionferemo! Donne e uomini insieme per l’eliminazione del razzismo, si è inserita nella settimana di iniziative nazionali “Senso di marcia” ed è stata curata da chi scrive e dal past. Dario Monaco: dopo la presentazione dell’iniziativa e il ricordo della famosa marcia a Washington del 28 agosto 1963, nonché di Mandela e dell’abolizione dell’apartheid nel vicino 1991, abbiamo ripercorso un po’ la Storia della segregazione razziale negli Usa, dal commercio triangolare alla straordinaria Harriet Tubnam, anche conosciuta come “Mosè degli afroamericani”, un’attivista statunitense che ha combattuto per l’abolizionismo della schiavitù e in seguito per il suffragio femminile, che ebbe a dire «Ne avrei potuti salvare migliaia se solo avessi potuto convincerli che erano schiavi».

Immancabile il riferimento a Rosa Parks ma anche a chi nel suo famoso «No!» l’ha preceduta e cioè una ragazza nera di quindici anni, Claudette Colvin, arrestata per aver violato la stessa ordinanza cittadina e accusata di avere aggredito un agente della polizia. Giunti al “nostro” Martin Luther King, il pastore ha presentato una serie di figure femminili importanti come la madre di King Alberta Williams King, morta assassinata pure lei nel 1974, che ha contribuito a trasformarlo nel leader che tanti hanno conosciuto e a cui ancora guardano, e poi la moglie Coretta Scott King che fu anche un’attivista impegnata a titolo personale, profondamente coinvolta nelle cause di giustizia sociale prima di incontrare e sposare Martin Luther King Jr. e anche dopo la sua morte. E poi l’attivista Daisy Bates che parlò dal palco durante la marcia, e Dorothy Height, presidente del National Council of Negro Women, fino ad arrivare alla grande Mahalia Jackson.

Non è mancato il riferimento a Hidden figures, film dedicato alle quattro scienziate che fecero andare l’uomo sulla luna. Le donne, afroamericane e praticamente invisibili, sono Dorothy Vaughan, Mary Jackson, Katherine Johnson e Christine Darden. La storia di queste “figure nascoste”, raccontata dalla scrittrice Margot Lee Shetterly in un libro, è stata trasposta nel film del 2016 col titolo in lingua italiana Il diritto di contare, per la regia di Theodore Melfi. Katherine Johnson è una donna nera geniale, esperta in matematica e fisica, che, aiutata da altre due afroamericane, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, darà un contributo fondamentale alle missioni della Nasa di quegli anni, superando ogni forma di pregiudizio razziale. Fornite di matite e semplici calcolatrici le scienziate, in verità utilizzate come computer umani con molte altre donne, contribuiscono al calcolo delle misure esatte necessarie per il lancio nel cosmo delle navicelle con l’equipaggio. La loro vita non è per nulla facile poiché in Virginia sono in vigore ancora le leggi razziali e le scienziate vivono giorni di umiliazioni, lavorano negli scantinati, devono utilizzare gli appositi bagni per persone di colore, come si diceva all’epoca, dovendosi spostare dall’altra parte del loro luogo di lavoro e ricerca. Ma continuano a lavorare duramente: «La loro pelle scura, il loro genere, la loro condizione economica: nessuna di queste era una scusa accettabile per non dare il massimo sfogo alla propria immaginazione e ambizione».

L’incontro, dopo un proficuo confronto grazie agli interventi di fratelli, sorelle, amici e amiche presenti, si è concluso intonando insieme con forza il nero spiritual We shall overcome.

Qui il video dell’evento: NOI TRIONFEREMO! Uomini e donne insieme per l’eliminazione del razzismo – YouTube 

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Articolo di Virginia Mariani

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Docente di Lettere, unisce all’interesse per la sperimentazione educativo-didattica l’impegno per i temi della pace, della giustizia e dell’ambiente, collaborando con l’associazionismo e le amministrazioni locali. Scrive sul settimanale “Riforma”; è autrice delle considerazioni a latere “Il nostro libero stato d’incoscienza” nel testo Fanino Fanini. Martire della Fede nell’Italia del Cinquecento di Emanuele Casalino.

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