X e Y – CROMOSOMI

È indispensabile intendersi sul significato delle parole. Una maggior conoscenza può evitare molti pregiudizi.

Cromosomi  sessuali – X e Y 

Sono una delle 23 coppie di cromosomi (corpuscoli che portano le informazioni sui caratteri ereditari) omologhi presenti nella maggior parte delle cellule degli esseri umani. Le femmine hanno due X, i maschi un X e un Y. Tutti gli altri cromosomi sono uguali in maschio e femmina. 

Il cromosoma X è molto più grande dell’Y e contiene molti più geni. Secondo gli scienziati questo spiegherebbe la maggior longevità e resilienza delle donne. Dal punto di vista genetico sono loro, dunque, il vero ‘sesso forte’. 

Sesso

Fa riferimento alle caratteristiche biologiche e anatomiche degli individui, alla dotazione genotipica e fenotipica di un individuo: femmina o maschio (è la prima domanda che ci si pone in gravidanza. La risposta sviluppa aspettative, indirizza le scelte familiari).

È determinato dai cromosomi ed è visibile innanzitutto (ma non solo) negli organi genitali primari e secondari; è l’insieme dei caratteri morfologici e funzionali che in individui della stessa specie contraddistinguono soggetti diversamente predisposti alla funzione riproduttiva. 

Il sesso viene stabilito fin dal momento della fecondazione e dipende dal tipo di spermatozoo (X o Y) che feconda l’ovulo. La differenziazione sessuale comincia intorno alla quinta settimana di vita embrionale.

Genere

Indica i tratti sociali e culturali che danno significato al sesso biologico, qualificando i comportamenti, gli atteggiamenti e il vissuto in termini di mascolinità o femminilità. 

Non sono caratteristiche intrinseche delle persone ma insiemi di significati e di attese rinforzate e persistenti, all’interno dei quali gli individui che appartengono a una società si situano e si comportano, secondo modelli che variano nel tempo e nello spazio.

La logica che separa con un taglio netto il maschile e il femminile è costruita socialmente, ma se una società tende alla polarizzazione la dicotomia di “genere” è talmente pervasiva che sembra “naturale”.

Identità di genere

L’identità di genere è la percezione ed espressione sessuata di sé e del proprio comportamento che si acquisisce nel corso degli anni e si sviluppa lungo l’intero arco di vita della persona, traendo contenuti, definizioni ed espressioni dalle tappe biografiche fondamentali. 

“Maschile” e “femminile” sono apparentemente l’oggetto di una semplice definizione di tipo anagrafico. In realtà, costituiscono un processo che non finisce mai.

La maggior parte delle persone si sente uomo o donna in conformità con il proprio sesso biologico, mentre per altri/e questo non succede, il che genera confusione o rifiuto in un mondo abituato a ragionare per categorie esclusive. Talora porta addirittura ad imporre interventi chirurgici e cure ormonali non proprio necessarie, in vista del raggiungimento di un binarismo di genere. 

Orientamento sessuale

Si riferisce all’attrazione sessuale, emotiva e/o affettiva e alla volontà di avere relazioni con individui di genere opposto o dello stesso genere o di più di un genere. L’identità di genere e l’orientamento sessuale non per forza coincidono. La percezione del proprio orientamento sessuale comincia generalmente a definirsi verso la prima adolescenza, ma varia da persona a persona e non è né stabile né rigida.

Articolo di Graziella Priulla

RfjZEjI7Graziella Priulla, già docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nella Facoltà di Scienze Politiche di Catania, lavora alla formazione docenti, nello sforzo di introdurre l’identità di genere nelle istituzioni formative. Ha pubblicato numerosi volumi tra cui: C’è differenza. Identità di genere e linguaggi, Parole tossiche, cronache di ordinario sessismo, Viaggio nel paese degli stereotipi.

 

Illustrazione di Marika Banci

1--BExhxDopo la laurea in Lettere moderne, Marika si iscrive al corso triennale di Progettazione grafica e comunicazione visiva presso l’ISIA di Urbino. Si diploma nel 2019 con una tesi di ricerca sulle riviste femministe italiane dagli anni ’70 ad oggi e la creazione di una rivista d’arte in ottica di genere dal nome “Biebuk”. Designer e illustratrice, ha dedicato alle tematiche femministe molti dei suoi ultimi progetti.

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