Aria nuova da circa quattro anni a Villamassargia!
L’Amministrazione comunale è guidata dalla Sindaca Debora Porrà, giovane e ardita amministratrice che da quattro anni progetta e realizza interessanti iniziative e programmi volti a soddisfare le esigenze e le istanze della cittadinanza tutta. Amministrare un Comune si può. Questa giovane amministratrice dimostra maturità civica, in linea alle sue prerogative guida la Giunta e il Consiglio comunale in questi termini, imprimendo uno stile nuovo e dinamico.
Apportando diversi cambiamenti nel territorio e prestando attenzione alle politiche di genere ha realizzato progetti in sinergia con le scuole, fra cui l’intitolazione della Galleria comunale all’artista Amelia Camboni, ha promosso e ospitato varie mostre e itinerari culturali, fra cui la mostra sulle 21 Costituenti, ha condiviso nel territorio i Progetti e i concorsi di Toponomastica femminile, intitolando alcune strade alle donne.
Quest’anno, di concerto con gli organi di governo locale, è stato inaugurato il nuovo Asilo Nido, una conferma di una politica di intervento e di sostegno alle famiglie:
«L’importante struttura – afferma la sindaca – servirà a promuovere la genitorialità e a sostenere le famiglie e l’educazione dei bambini piccoli».
Dedicando l’asilo a una donna e ai diritti di tutti: Rosa Louise Parks, paladina dei diritti civili, si è voluto dare un messaggio diretto all’applicazione dei dettati della nostra Costituzione: il diritto di essere uguali, l’art.3 infatti sancisce :
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli…»
Rosa Louise Parks è parte della storia americana del Sud degli Usa nella quale la politica di segregazione è stata una eredità dello schiavismo in vigore fino al 1865 quando fu abolito dal XIII emendamento della Costituzione.

Rosa, una giovane sarta che tornando dal lavoro troppo stanca per cercare posto nell’ultima fila dell’autobus, sedendosi al primo posto accanto all’autista ha infranto un ‘tabù’, il confine discriminante per tutte le donne e gli uomini ‘di colore’, ha disubbidito a un poliziotto bianco: è rimasta seduta nell’autobus in quel posto disponibile per chiunque, anche per lei afroamericana. «Dicono sempre che non ho ceduto il posto perché ero stanca, ma non è vero. Non ero stanca fisicamente, non più di quanto lo fossi di solito alla fine di una giornata di lavoro. No, l’unica cosa di cui ero stanca era subire».
Quel rifiuto ha aperto la lotta alla discriminazione, il boicotaggio dei mezzi pubblici durò per 380 giorni e la segregazione arrivando alla Corte suprema verrà infine considerata incostituzionale.
Nel 1999 a Rosa Parks è stato attribuito il massimo riconoscimento civile con la medaglia d’oro del Congresso, ricevendo insieme queste parole del presidente americano Bill Clinton : «Lei quel 1° dicembre 1955 mettendosi a sedere, si alzò per difendere i diritti di tutti e la dignità dell’America»
Rosa Louise Parks ha ricordato a quei giudici che « tutti gli esseri umani sono creati uguali e dotati degli stessi diritti».
Rosa Parks è morta il 24 ottobre 2005 a Detroit, all’età di 92 anni.

Articolo di Agnese Onnis
Laureata in Pedagogia e abilitata all’insegnamento nella scuola primaria e secondaria, ha insegnato nel primo ciclo della scuola fino al 2011. In qualità di docente e pedagogista è stata membro di Commissioni e Dipartimenti disciplinari d’Istituto per la progettazione curricolare e integrata, Funzione strumentale Commissione di Valutazione d’Istituto, Didattica della Lingua italiana e di Intercultura.