In un giardino di Caracas mi accoglie il sorriso smagliante di Ligia, una delle scrittrici televisive più amate di tutti i tempi.
«Quando è nata la sua vocazione per la scrittura?»
«Da piccola morivo dalla voglia di leggere i libri che giravano per casa, ma mi era stato proibito di toccarli, credo per paura che facessi qualche danno. Comunque, amavo la scuola e soprattutto la letteratura e la maestra mi incoraggiava molto a leggere, sapeva forse che il mio più grande sogno era diventare una scrittrice. Ovviamente, spesso la vita ti porta da un’altra parte…»
«E nel suo caso l’ha portata in televisione!»
«Sì, ma all’inizio solo come attrice. Il modo in cui ho cominciato a scrivere i copioni delle telenovelas è piuttosto divertente: è nata come una sfida! Mi sono ritrovata a recitare testi banali, falsi e un giorno ho sbottato “io saprei scriverlo molto meglio!”. Beh, non ci potevo credere, ma il regista mi ha voluto dare una chance…»
«Effettivamente la sua vita la vede impegnata in una lunga serie di lavori e ruoli: attrice, scrittrice, mamma e nonna a tempo pieno. Ha mai avuto difficoltà a coniugare un lavoro così pressante con la sua vita privata?»
«Indubbiamente sì, ma ho scelto di non rinunciare mai a nessuna delle due sfere. La mia famiglia è ciò che più amo al mondo, ma non ho mai pensato di mollare la carriera. Tra l’altro, sono rimasta sola molto giovane, a 28 anni, e mi rendo conto che con un uomo al mio fianco forse sarebbe stato più facile. Ma sarò sincera: non ho mai pensato, neanche per un istante, di aver bisogno di un uomo per sentirmi realizzata come scrittrice, madre e tantomeno come donna.»
«Che lei sia una grande lavoratrice l’ho capito subito, ma come ha fatto a gestire, per così tanti anni, i ritmi di una produzione di telenovelas così vasta, senza sosta e di successo?»
«Non faccio mica tutto da sola! Ovviamente io mi occupo in prima persona del soggetto di serie, della trama, delle situazioni che portano avanti la telenovela, ma ho una squadra di bravissimi collaboratori e collaboratrici alle spalle, che si occupano di scrivere i dialoghi. È anche grazie a loro che riusciamo da così tanti anni a portare in Tv un prodotto sempre nuovo e di qualità!»
«Complimenti, si vede che c’è un grande lavoro di squadra dietro! Sceglie personalmente gli/le aiutanti?»
«Sì, ho i miei fedelissimi, a cui so di potermi affidare. Tendo a destinare loro sempre gli stessi personaggi, così che abbiano modo di svilupparli a 360° e di dare profondità ai dialoghi, alle loro personalità. Da parte mia, ma spero sia reciproco, ho un bellissimo rapporto con chi lavora con me: rispetto molto la vita e il lavoro altrui, è fondamentale andare d’accordo sul set.»
«Lo sa che qui in Italia le sue telenovelas hanno avuto un successo straordinario? Soprattutto Ti chiedo perdono, Ribelle, Gloria sola contro il mondo… Ha tenuto moltissimo pubblico italiano incollato allo schermo!»
«Ah, l’Italia, l’Italia… Io amo l’Italia! Ci ho vissuto tanti anni quando ero una ragazzina! Sono molto contenta che siano state apprezzate le mie serie e, visto che siete un popolo molto romantico, auguro a tutti di vivere il grande amore di cui parlano le mie telenovelas!»
LIGIA LEZAMA: nata in Venezuela nel 1935 e morta il 2 agosto del 2018, è stata un’autrice televisiva che ha conquistato le reti sudamericane e internazionali.
Tra le serie da lei ideate ricordiamo Marielena, Valeria, Sabor a ti, Pasiones e Mundo de fieras. Molti lavori di Lezama sono stati tradotti in italiano e apprezzati dal pubblico nostrano.
***
Articolo di Emma de Pasquale
Emma de Pasquale è nata a Roma nel 1997 ed è laureata in Lettere Moderne all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente frequenta la magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre. Ha interesse per il giornalismo e l’editoria, soprattutto se volti a mettere in evidenza le criticità dei nostri tempi in un’ottica di genere.