I pici, tipica pasta fatta a mano della Val d’Orcia, sono stati sempre associati all’aglione, ma non è per la grande quantità di aglio che viene utilizzato in questa pietanza bensì per un particolare aglio gigante che viene coltivato in Val d’Orcia e in Val di Chiana.
Questa varietà di aglio, in via di estinzione, non è mai stato pubblicizzato molto poiché la produzione rimane autoctona e il suo prezzo d’acquisto è quattro volte superiore a quello di un comune aglio, senza pensare poi che la quantità esistente in commercio è veramente esigua. La sua raccolta viene effettuata nei mesi di giugno e luglio e credetemi, vale veramente la pena provarlo.
L’aglione è enorme: per farvi capire, le sue dimensioni coprono interamente il palmo di una grande mano. Il sapore è molto delicato poiché privo dell’anima che rende l’aglio comune indigesto e più aggressivo.
Non è facile trovarlo in commercio ma ci sono dei produttori che effettuano la vendita on line, oppure si può incaricare il fruttivendolo di fiducia che si adoperi per procurarlo.
Ma adesso parliamo anche di pici che, tipici della Val d’Orcia, rappresentano la pasta per eccellenza per accogliere il condimento all’aglione.
I pici vengono fatti utilizzando semplicemente acqua e farina proseguendo poi nell’appiccicatura (il movimento che viene fatto per realizzarli).
Sono semplicissimi da preparare e se volete potete seguire le spiegazioni passo passo per la loro realizzazione che ho indicato nella ricetta.
Per i pici
400 g di semola rimacinata
100 g di farina 00
225 g di acqua tiepida
1 cucchiaio di olio evo
qb di sale
Per il condimento
50 g di aglione
600 g di pomodori pelati
qualche foglia di basilico
qb di sale e pepe
qb pecorino toscano grattugiato
Procedimento
Versate in una pentola, meglio se di coccio, qualche cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e l’aglione tritato finemente. Fatelo sciogliere a fiamma bassissima per una decina di minuti, aggiungete i pelati passati al setaccio, salate, pepate e cuocete a fuoco moderato per mezz’ora circa.
Nel frattempo disponete le farine a fontana sulla spianatoia, versate al centro un pizzico di sale, due cucchiai d’olio, l’acqua tiepida e impastate; se necessita aggiungetene un po’ al bisogno . Quando la massa sarà liscia e omogenea, avvolgetela a palla e lasciatela riposare per una mezz’ora in un luogo asciutto, coperta con un panno.
Trascorso questo tempo, iniziate ad “appicciare”: ciò consiste nel ricavare delle listarelle di impasto e con il palmo della mano tirate ognuna di esse fino ad ottenere una specie di spaghetto lungo 40 centimetri, con un diametro poco al di sotto di mezzo centimetro. Man mano che prenderanno forma adagiate i pici su un panno cosparso di semola.
Lessate i pici in abbondante acqua salata per due o tre minuti. Scolateli e trasferiteli nel tegame con il condimento, mescolate bene e servite con pecorino grattugiato a parte.
Buon appetito!
Articolo di Francesca Matteuzzi
Nata e cresciuta in Toscana, nella campagna del Chianti, in una famiglia dove la cucina ha sempre fatto da padrona alla convivialità, ho sempre pensato che far da mangiare cose buone alla fine sia facile per tutti e faccia della vita una bella vita! Per questo motivo ho frequentato l’Accademia Italiana Chef, dove mi sono diplomata nel 2018, e ho creato un blog di cucina, per dove condividere e far condividere ciò che so fare a tutti quelli che lo vorranno.