Il problema dello spreco del cibo in ambito domestico è di grande attualità. Ne fa parte anche il mancato utilizzo di quelle parti di alimenti che definiamo, per pigrizia o per abitudine, “scarti”, anche se non lo sono affatto.
Vi propongo quindi un piatto squisito, preparato con i gambi dei carciofi, e per chi non è abituato a usarli, mi sento di incoraggiarli: sono una vera prelibatezza.
Provateli in questa frittata, semplice ma non banale.
Ingredienti per 4 persone
10–12 gambi di carciofo
3 filetti di acciughe sotto sale o sott’olio
1 manciata di capperi
4 uova
80 grammi di ricotta
3 cucchiai di Parmigiano reggiano grattugiato
4 cucchiai di olio e.v.o.
1 spicchio d’aglio
sale
½ limone
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 15+20 minuti
Eliminate dai gambi di carciofo la scorza esterna, troppo fibrosa, e immergete i gambi puliti in una ciotola d’acqua acidulata con il succo di mezzo limone.
Spinate i filetti di acciuga, se sotto sale, e sciacquate i capperi.
Affettate i gambi di carciofo.
Mettete in una padella, a freddo, l’olio, l’aglio e i filetti d’acciuga, fate scaldare a fuoco dolce, rimescolando con un cucchiaio di legno per insaporire l’olio e sciogliere le alici.
Aggiungete i gambi di carciofo, coprite e fateli cuocere, sempre a fuoco dolce, aggiungendo poca acqua se il fondo dovesse asciugarsi troppo.
Appena i gambi di carciofo saranno perfettamente teneri, unite i capperi, spegnete il fuoco, eliminate l’aglio e fate raffreddare un pochino.
Accendete il forno a 180°.
Unite al composto la ricotta, poi le uova una alla volta, infine il Parmigiano grattugiato, mescolando e amalgamando molto bene.
Trasferite la frittata in un tegame di dimensioni adeguate e passate in forno per circa 20 minuti, o finché la superficie apparirà ben compatta.
La frittata di gambi di carciofo è pronta.
Servitela calda o tiepida, come secondo piatto, oppure come antipasto, fredda e proposta in mono porzioni.
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Articolo di Paola Bortolani
Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).