Il brunch, tradizione anglosassone che coniuga colazione (breakfast) con pranzo (lunch), può essere oggi il modo migliore per incontrare gli amici, accoglierli con calore e spontaneità, rispettando le regole di sicurezza ancora attuali.
Il brunch, infatti, non prevede il rigido posto a sedere: gli ospiti si servono da soli a un tavolo-buffet, e poi si accomodano dove preferiscono, tenendo una giusta distanza dalle altre persone.
Organizzare un brunch non è difficile, ma può essere un pochino faticoso.
Ecco allora alcune regole e consigli per allestirlo in modo semplice, e con garanzia di successo.
Iniziamo dalle regole generali.
- L’orario del brunch si intende fra le 11 e le 15, ma non dimenticate di specificarlo – soprattutto l’orario di inizio – per non rischiare che arrivi qualcuno mentre siete ancora in pigiama
- Il brunch è informale, quindi l’abbigliamento degli ospiti sarà semplice e comodo, compreso quello dei padroni di casa. Tenetelo presente se, tra le vostre amicizie, c’è qualcuno troppo tradizionalista
- I piatti da preparare per il brunch devono essere semplici, per incontrare i gusti di tutti e per non costringere chi cucina a troppe ore di lavoro o a inutili sperimentazioni
- Le porzioni devono essere di dimensioni tali che non ci sia bisogno di usare il coltello.
- Preparate un tavolo buffet coperto da una bella tovaglia, su questo appoggiate piatti e bicchieri, anche in plastica (purchè riutilizzabile o compostabile!) e tovaglioli di tessuto o di carta, tutto in quantità abbondante. Un bel centrotavola è sempre piacevole, purchè non ingombri il servizio
- Solo per il vino è indispensabile prevedere i bicchieri in vetro, con qualche piccolo segno perché gli ospiti possano riconoscere il proprio (anche un semplice nastro colorato)
- Fate in modo che ci sia un posto a sedere per ogni persona, che sia sedia, poltrona o divano, anche se distribuiti in vari spazi della stanza. Se avete un terrazzo, è il momento di usarlo!
- Infine (ma questo vale per ogni invito) assicuratevi che i vostri ospiti non abbiano allergie o intolleranze alimentari, e nel caso prevedete qualche piatto dedicato
Il menu per il brunch
Il bello delle situazioni informali è che invitano alla sperimentazione. Meglio quindi prevedere quantità non esagerate, ma scelta ampia
Per il menu salato, vanno benissimo le frittate, le torte salate, piccoli panini farciti, focacce, creme a base di formaggio da gustare con verdure fresche tagliate a bastoncino
Per alleggerire, non può mancare una bella insalata mista, arricchita con frutta secca, dadini di formaggio, o quello che vi suggeriscono il gusto e la fantasia. L’insalata può essere servita in bicchieri o ciotoline monoporzione
Prevedete un unico “piatto forte” caldo, come lasagne al forno o melanzane alla parmigiana, da preparare in anticipo e scaldare in forno tiepido (60°) all’ultimo momento
Quanto ai dolci, i pancakes sarebbero l’ideale, anche per onorare la tradizione anglosassone, ma vanno benissimo le torte classiche, come la crostata o la torta di mele.
Non fate mancare una ricca, e colorata, macedonia di frutta, da proporre con dello yogurt bianco servito a parte.
Da bere, prevedete un’unica qualità di vino, leggero e fresco, ed eventualmente della birra, se pensate che i vostri ospiti possano gradirla.
Preparate poi alcune bottiglie di acqua fresca nelle quali avrete immerso uno stelo di erbe profumate: rosmarino, salvia, maggiorana, menta. Questo è il modo migliore per dissetarsi veramente.
Alla fine, offrite il caffè, da fare al momento.
Come recuperare degli avanzi?
Il brunch può generare molti avanzi, non è facile essere precisi nelle quantità quando gli ospiti sono numerosi.
I piatti salati si conservano in frigorifero per due o tre giorni, panini e focacce si possono congelare, la crema di formaggio diventa una salsa per la pasta o per il risotto
Il “piatto forte”, oltre a resistere in frigorifero un paio di giorni, può essere congelato e scongelato senza problemi
I dolci e le torte si finiscono a colazione, la macedonia e lo yogurt diventano merende e spuntini.
***
Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).
Hai fatto un bellissimo lavoro… complimenti.
Forse è colpa dell’età, però, non ho mai apprezzato i “Brunch”.
Buon fine settimana.
Quarc
"Mi piace""Mi piace"