Quante volte, pulendo le verdure, abbiamo gettato via delle parti di scarto, pensando che fossero irrecuperabili? In questo modo, abbiamo pagato molto di più i nostri acquisti, e creato una grande quantità di rifiuti.
Non ha senso pensare che, nello stesso frutto o nello stesso ortaggio, ci siano parti commestibili e parti non commestibili. Ci cono magari parti meno tenere, o più fibrose, che vanno trattate con diversa attenzione, ma che sono facilmente recuperabili.
Un esempio di recupero semplicissimo, alla portata di tutti, è questa vellutata di verdure, talmente buona che, con un pizzico di creatività, può essere proposta agli ospiti senza che riveli la sua origine.
Questi gli ingredienti, variabili secondo gusto.
- Foglie esterne dei finocchi
- Coste più dure del sedano
- Torsoli di cavolfiori e broccoli
- Estremità degli asparagi
- 2 patate
- Sale
Lavate molto bene le verdure, soprattutto le parti più esterne e più esposte a polvere e terriccio.
Recuperate le parti che una volta avreste scartato, e congelatele per tre o quattro giorni nel freezer di casa.
Scegliete se preparare una vellutata con verdure miste, o privilegiare una sola varietà.
Mettete la verdura scelta in una pentola, aggiungete due patate sbucciate e lavate, un cucchiaino di sale e fate cuocere tutto a fuoco dolce, finché tutte le verdure saranno perfettamente cotte.
Frullate la vellutata di verdure e, se preferite un risultato ancora più fine, passatela al passaverdura.
La vellutata di verdure è pronta.
Potete servirla così, ben calda, con un filo di buon olio e.v.o. e parmigiano grattugiato.
Potete arricchirla con un generoso cucchiaio di formaggio spalmabile, come il Philadelphia, dei crostini di pane, una manciata di semi tostati, o qualche frutto di mare (cozze, gamberetti).
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Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).
BUONGIORNO Paola… come stai?
Qui… sempre nello stesso modo.
Quarc
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… anche qui quarc 😦
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