Lo strudel, anzi, lo Strudel come giustamente si scrive in Germania, è un dolce di rara bontà.
Ma la croccante sfoglia che racchiude il ripieno diventa fonte di ispirazione per altre versioni, non solo dolci, bensì salate.
Versioni che si rivelano molto utili per non sprecare quelle modeste quantità di verdura, affettati, formaggi, che possono languire in frigorifero, insufficienti anche per una persona sola, ma perfetti per un ripieno ricco e variegato.
Gli ingredienti per 4–5 persone:
– 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
– 500 grammi circa, in tutto, di verdure miste cucinate (patate, carote, bietole) o crude (insalata, zucchine, funghi …)
– 1 cipolla
– 100 grammi circa di prosciutto cotto o altro affettato a piacere
– 100 grammi circa di formaggio a piacere, meglio se saporito e filante (scamorza, fontina, emmenthal …)
– Qualche cucchiaio di olio d’oliva
3 cucchiai di Parmigiano reggiano grattugiato
Tempo di preparazione: 30 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti
Pulite le verdure crude e tagliatele a tocchetti o fettine.
Pulite la cipolla e affettatela piuttosto sottile.
In un’ampia padella, scaldate appena l’olio, unite la cipolla e fatela rosolare finché non comincia a diventare trasparente.
Aggiungete la o le verdure crude, mescolate bene per amalgamare i sapori, salate, quindi portate il tutto a cottura unendo, se necessario, qualche sorso d’acqua affinché il composto si mantenga morbido e non bruci. Alla fine, regolate eventualmente di sale.
Unite le verdure già cotte, il Parmigiano e mescolate tutto insieme.
Accendete il forno statico a 200°.
Srotolate la pasta sfoglia e formate sul fondo uno strato con il prosciutto a fettine e il formaggio a fettine o a pezzetti, lasciando liberi i bordi per poter poi chiudere lo strudel.
Ricoprite con le verdure, arrotolate la sfoglia e sigillate i bordi.
Spennellate con un velo d’olio e infornate per circa 30 minuti, o finché la sfoglia si presenta di un bel colore dorato.
Lo strudel salato è pronto, servitelo caldo, non bollente. In famiglia è perfetto come secondo piatto ricco e completo, ma potete proporlo, in porzioni più misurate, come antipasto o contorno di un secondo piatto semplice. E nessuno si accorgerà che è un piatto antispreco!
***
Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).