Isala Van Diest, la prima medica belga

Anne Catherine Albertine Isala Van Diest, conosciuta semplicemente come Isala, nacque a Lovanio, in Belgio, il 7 maggio del 1842. Suo padre era uno stimato chirurgo e ostetrico e sua madre era una donna dalla mentalità molto aperta che frequentava ambienti riformisti e moderni: si recava spesso in viaggio in Inghilterra e permise al figlio e alle figlie di entrare in contatto con la società progressista e femminista inglese fin dalla tenera età.

Isala Van Diest

I genitori decisero di impartire la stessa istruzione alle femmine e all’unico maschio, che morì prematuramente: in seguito alla morte del fratello, Isala decise di diventare medica per portare avanti il lavoro di suo padre. Per accedere alla Facoltà di Medicina era però necessario avere una buona istruzione di secondo grado, che in Belgio era proibita alle donne, quindi fu costretta a trasferirsi a Berna, in Svizzera, dove ottenne il diploma. Tornata in patria, nel 1873, presentò la domanda per iscriversi alla Facoltà di Medicina presso l’Università di Lovanio. Mai prima d’ora una ragazza aveva osato tanto e infatti lasciò spiazzato il rettore, monsignor Namèche, che le propose di diventare ostetrica: non avrebbe avuto bisogno di ottenere il diploma universitario e avrebbe svolto una professione più confacente ad una donna.

Ai tempi l’ostetrica era una figura subordinata al medico e non poteva utilizzare alcun tipo di ferro chirurgico, motivo per il quale Isala rifiutò categoricamente.
Nonostante il suo Paese d’origine le impedisse di studiare medicina, Isala non si arrese e tornò di nuovo in Svizzera, dove nel 1876 ottenne il dottorato in Scienze Naturali e nel 1879 si laureò in Medicina con una tesi sullo stato dell’igiene nelle carceri. Oltre ad essere femminista, era molto interessata al tema dei diritti delle persone detenute ed era fortemente a favore di una riforma del sistema penitenziario.
Una volta ottenuto il diploma universitario, si trasferì in Inghilterra dove lavorò come medica per diverso tempo nel Nuovo Ospedale per le Donne di Anderson.
Nonostante la sua carriera già avviata in Inghilterra, nel 1882 decise di far ritorno in Belgio, ma una nuova sfida la attendeva: la sua laurea non era riconosciuta all’interno del Paese e dovette sostenere ulteriori esami presso l’Università di Bruxelles, che da poco tempo aveva aperto i battenti anche alle donne.

Per Isala non fu facile inserirsi come donna in un ambiente prettamente maschile: era costretta ad accedere all’università dalle entrate secondarie, seguire le lezioni dalla porta e sopportare gli scherni dei colleghi maschi che talvolta arrivarono persino a tirarle delle pietre, pur di non vederla in aula con loro.

Ritratto di Isala Van Diest

Superate anche queste angherie, nel 1883 ottenne finalmente il diploma di dottoressa in medicina, chirurgia ed ostetricia. Sebbene fosse finalmente in possesso del titolo di studio belga, dovette attendere il regio decreto del 1884, emesso appositamente per lei, con il quale le si dava la possibilità di esercitare la medicina, nonostante fosse una donna.
Lavorò fin da subito come ginecologa per Le Refuge, una casa di accoglienza per ex-prostitute a Bruxelles. Dopo essere entrata in contatto con le vittime della tratta e aver visto le immani violenze commesse su donne giovani, sole e inermi, Isala si disse fortemente contraria alla prostituzione e si batté duramente affinché venisse abolita.

Data la sua storia personale di donna discriminata e derisa per le sue ambizioni, nel 1890 decise di fondare la Lega belga per i Diritti delle Donne, insieme a Marie Popelin, anch’essa vittima di discriminazioni di ogni sorta per aver lottato affinché le donne potessero diventare avvocate. Marie fu la prima donna belga ad ottenere il dottorato in Giurisprudenza, ma non le fu mai permesso di sostenere l’esame per l’avvocatura. Diverse riviste satiriche la raffigurarono intenta ad allattare mentre si trovava in Tribunale, oppure dipinsero il marito sottomesso, nel goffo tentativo di svolgere le mansioni domestiche.
La Lega era composta sia da donne che da uomini, il cui intento era quello di redigere petizioni e proposte di legge, perorando la causa dell’uguaglianza e il rispetto tra i generi; organizzò anche due conferenze femministe internazionali, nel 1897 e nel 1912, riuscendo ad ottenere diversi successi, tra cui alcuni diritti di proprietà per le donne sposate. Fu anche grazie alle strenue battaglie della Lega che le donne vennero ammesse all’avvocatura nel 1920, ma Marie Popelin non poté gioirne, poiché morì ben sette anni prima.

Andò diversamente per Isala che nel 1886 lasciò Le Refuge e riuscì ad aprire il suo ambulatorio, in cui si occupò per lo più di donne e bambini delle comunità inglese e americana a Bruxelles. Solo nel 1890, anno in cui il Belgio riconobbe alle donne la possibilità di diventare medica e farmacista, iniziò a ricevere anche pazienti belgi, poiché in quanto donna non era vista di buon occhio dai suoi concittadini.

Moneta commemorativa

Nel 1902, all’età di 60 anni, fu costretta a ritirarsi dalla professione a causa dell’insorgenza di gravi problemi di vista che le impedivano di svolgere il suo lavoro.
Si ritirò a Knokke, dove passò gli ultimi anni della vita, e morì a Ixelles il 6 febbraio 1916.
Nel 2011, centenario della Giornata internazionale della donna, il Belgio decise di emettere una moneta commemorativa da 2€, in ricordo di queste due grandi personalità femminili. Il 3 maggio dello stesso anno la moneta raffigurante le effigi di Isala Van Diest e Marie Popelin venne messa in circolazione in ben cinque milioni di copie.

***

Articolo di Elisabetta Uboldi

Laureata in Ostetricia, con un master in Ostetricia Legale e Forense, vive in provincia di Como. Ha collaborato per quattro anni con il Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Clinica Mangiagalli di Milano. Ora è una libera professionista, lavora in ambulatorio e presta servizio a domicilio. Ama gli animali e il suo hobby preferito è la pasticceria.

Lascia un commento

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...