Un monumento per Margherita Hack. Parte terza

A Milano, in largo Richini, col suggestivo sfondo dell’Università Statale, sotto a una carta azzurra si intuiva una figura indefinibile: solo chi era addentro alle “segrete cose” sapeva che cosa sarebbe apparso il 13 giugno 2022, quando, nella seconda metà della mattinata, un gruppo di persone inizia a raccogliersi intorno alla figura, coperta ora in modo diverso, da un velo bianco e rosso, mentre una musica si diffonde nell’aria, una musica sospesa e ripresa alla fine della cerimonia col concerto in Re minore di Fanny Mendelssohn, a cura della Filarmonica di Milano.

Quando tra aspettative e incontri ha inizio la cerimonia, il drappo cade tra gli applausi e Margherita Hack appare come nata, solo 100 anni fa, dagli elementi di una galassia, con le braccia tese a esplorare le stelle, attraverso le mani di colore d’oro, senza nessuno strumento: non a caso il titolo dell’opera è Sguardo fisico. Sissi, la giovane scultrice, si affianca alla statua in bronzo alta 270 cm, da lei creata: commossa e affascinante nel suo vestito color oro.

Sissi, nome d’arte di Daniela Olivieri. Foto di Sara Sesti

Intorno a lei Sara Sesti, Diana De Marchi, Simona Cerrato, Valentina Kastlunger e Ana Victoria Arruabarrena e non poche donne referenti di diverse associazioni: Toponomastica femminile, Lud-Libera università delle donne, Casa delle Donne, Donne e Scienza e altre.

Il pubblico presente alla cerimonia. Foto di Sara Sesti

Le autorità, dall’assessore alla Cultura del Comune, Tommaso Sacchi, al presidente della Fondazione Deloitte, Guido Borsani, sottolineano come il progetto vuole offrire un modello positivo per le future generazioni, stimolando a intraprendere percorsi di studio in ambito tecnico-scientifico i ragazzi e soprattutto le ragazze, che ogni giorno passeranno tra la statua e l’Università. L’impegno per la parità di genere è ripreso anche nelle parole di Elio Franzini, rettore dell’Università Statale: evidente è la sensazione che questa statua, con la sua collocazione, abbia davvero un’importante missione da compiere nell’incoraggiare le ragazze a farsi ispirare dall’illustre astrofisica per scegliere di dedicarsi allo studio delle materie scientifiche e andare dritte per la propria strada con entusiasmo, tenacia e fiducia.

Da sinistra: Ilian, Sara Sesti, Ana Victoria Arruabarrena, Simona Cerrato.
Foto di Adriana Giannini

E di quanto ci sia bisogno di queste qualità lo ha ricordato, in un efficace intervento flash, Sara Sesti, esperta di Storia della Scienza, mostrando, insieme alla scrittrice e divulgatrice Simona Cerrato, a Ana Victoria Arruabarrena, public policy manager di Deloitte e al bambino Ilian, tre fogli che compongono il numero 258, ossia gli anni che ci vorranno perché per tutte le donne del mondo sia raggiunta la parità di genere. Un tempo lunghissimo che ci si augura si riesca ad accorciare.

Adriana Giannini, giornalista scientifica, presente alla cerimonia, ha così commentato l’evento: «Chissà se la sobria, pragmatica, anticonformista Margherita Hack avrebbe mai immaginato di ricevere, per il centesimo anniversario della sua nascita, l’omaggio di una monumento in bronzo nei giardinetti di largo Richini, proprio davanti all’Università Statale di Milano».
Così si realizza l’ultimo atto del progetto promosso da Fondazione Deloitte, in collaborazione con la Casa degli Artisti e con il supporto del Comune di Milano, progetto già documentato nelle sue fasi precedenti in Vitamine Vaganti (vedi la prima e la seconda parte).

In questi giorni la stampa sta dando ampie testimonianze della prima statua in Italia dedicata a una donna di scienza su suolo pubblico: vediamo se Margherita Hack, con le sue mani al cielo, continuerà in largo Richini a essere un importante stimolo, come lo è stata nel suo suggestivo osservatorio di Trieste.

***

Articolo di Maria Rosa Del Buono

rbt

Di formazione classica, filosofica, psicologica, iscritta all’albo degli psicologi della Lombardia, sono stata docente dalla scuola secondaria di I grado all’Università e mi sono dedicata alla formazione docenti in ambito istituzionale e associativo, con particolare attenzione ai temi delle Pari Opportunità e della Differenza di Genere. Sono membro del direttivo della Casa delle Artiste di Milano.

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