Il tarassaco (Taraxacum officinale), anche detto dente di cane, è un’erba spontanea che cresce generosa nei prati e nei boschi, facilmente riconoscibile per le sue foglie dentellate, il fiore di un brillante colore giallo, che si trasforma poi in soffione … sì, quello di “esprimi un desiderio”.
Dopo la portulaca, mi piace continuare con un’altra erba che si può trovare e raccogliere liberamente e che, sebbene più abbondante in primavera, cresce anche in questi caldi giorni di fine estate, soprattutto dopo un bell’acquazzone.
Come tutte le erbe non ha un sapore particolarmente deciso, ma sufficientemente definito per rendere più interessanti molte ricette.
Personalmente lo consumo volentieri anche crudo, in insalata, ma posso farlo quando il tempo che passa tra la raccolta e il consumo è davvero molto breve.
Grazie a una breve cottura iniziale, come in questa ricetta, possiamo lavorarlo con calma e gustarlo al meglio.
Il tarassaco è digestivo e aiuta la diuresi: tenetelo presente, pur sapendo che un consumo limitato e occasionale non può incidere sull’equilibrio generale del nostro organismo.
L’aggiunta delle noci arricchisce questo piatto di prezioso per la salute del cuore.
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Tempo di preparazione e cottura: 20 minuti (il tempo di cottura del riso)
Gli ingredienti per 4 persone:
- 320 grammi di riso semifino o fino
- 1 bel mazzo di tarassaco, solo le foglie
- 10 noci circa
- 4 cucchiai di olio e.v.o.
- 1 spicchio d’aglio
- Peperoncino (facoltativo)
- Sale
- Parmigiano grattugiato
Mettete a scaldare l’acqua per cuocere il riso
Lavate accuratamente le foglie di tarassaco: anche in questo caso, trattandosi di un’erba, la presenza di polvere e terriccio è molto probabile.
Tagliatelo a striscioline, poi mettetelo in un tegame capiente con un cucchiaio di olio, due di acqua, lo spicchio d’aglio, il peperoncino se gradito, e fatelo stufare a fuoco dolce: rilascerà molta umidità e si ridurrà molto. Salate leggermente.
Sgusciate le noci e spezzettate i gherigli, uniteli al tarassaco e fate insaporire per un paio di minuti.
Nel frattempo portate a cottura il riso, scolatelo, ma non troppo, e versatelo nel tegame con il condimento. Mescolate molto bene.
A fuoco spento, aggiungete ancora un po’ di olio crudo e mantecate con qualche cucchiaio di Parmigiano (o altro formaggio) grattugiato.
Il riso con tarassaco e noci è pronto, servitelo caldo, ma non bollente.
Se, con le foglie avete trovato anche qualche fiore di tarassaco, e se questi sono ancora freschi (purtroppo i petali anneriscono in fretta) potete usarli come decorazione del piatto.
Oggi il tarassaco è anche coltivato, e si trova dal fruttivendolo: ha foglie più ampie e lunghe della pianta spontanea, ma è altrettanto buono.
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Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).