«Il lavoro dei bambini e delle bambine della scuola primaria Montessori “Enrico Fermi” di Macerata ci hanno regalato un altro modo di leggere e apprezzare il ruolo e l’impegno di una donna scienziata come Edmea Pirami. Il risultato è un lavoro ricco e approfondito, fatto proprio cognitivamente ed emotivamente dalle alunne e dagli alunni che hanno riflettuto sulla biografia di questa donna, attraversata da scelte difficili ma essenziali, dal suo prendere parte a una storia italiana di conquiste e cambiamenti. Una farfalla nella storia, anche così potremo ricordare da adesso in poi Edmea Pirami».
Questa la motivazione con cui la Commissione di valutazione del concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche – sezione regionale del concorso nazionale Sulle vie della parità, indetto da Toponomastica femminile – ha premiato il progetto Viaggio nel tempo con Edmea Pirami: una farfalla nella storia della classe V della scuola primaria “E. Fermi-Montessori” dell’Istituto comprensivo “E. Fermi” di Macerata. I bambini e le bambine, guidati dalla maestra Silvia Lattanzi, si sono aggiudicati il Premio STEM e parità di genere nell’ambito della V edizione del Concorso didattico Sulle vie della parità nelle Marche, promosso dall’Associazione di promozione sociale Osservatorio di Genere in collaborazione con Ambito territoriale sociale 15 di Macerata, Università di Camerino, Settenove Edizioni, Lions Host Club di Macerata, CGIL, CISL, UIL, Usigrai, COOP Alleanza 3.0.

Ma cosa c’entra Edmea Pirami con le STEM e la parità di genere? E soprattutto chi era Edmea Pirami e perché i bambini e le bambine l’hanno associata ad “una farfalla nella storia”?
Edmea Pirami fu una medica, più precisamente una pediatra. Ma non fu solo questo. Fu una scienziata che per tutta la vita lottò per i diritti delle donne e in particolare delle donne in difficoltà occupandosi di ragazze madri e impegnandosi per la creazione di ambulatori gratuiti in quella che sarà la sua città di adozione, Bologna. Fu anche una donna coraggiosa, che gramscianamente parlando durante la Seconda guerra mondiale non restò indifferente, sfidando i nazifascisti durante le persecuzioni antiebraiche: la sua casa bolognese diventerà un rifugio sicuro per bambine e bambini ebrei che poi, muniti di documenti falsi, verranno ospitati e protetti in alcuni conventi di Imola e Faenza.
Edmea Pirami, nata ad Ascoli Piceno nel 1899, fu una donna del secolo scorso: la sua biografia si intreccia con i grandi eventi che attraversarono il Novecento ed è per questo che i bambini e le bambine hanno deciso di raccontare la sua storia realizzando una doppia linea del tempo. Sulla prima, sono stati inseriti gli eventi storici più generali – i due conflitti mondiali, il suffragio universale ecc. – mentre sulla seconda viene ricostruita la biografia di Edmea Pirami, arricchita da riflessioni personali e suggestioni.


Il lavoro realizzato dai bambini e dalle bambine con la loro maestra è stato lungo e articolato. A una prima fase di studio degli argomenti storici riguardanti soprattutto la Seconda guerra mondiale, la persecuzione e la deportazione degli ebrei, è seguita una seconda fase che ha visto la divisione della classe in quattro gruppi di lavoro: ogni gruppo ha raccolto, studiato e sintetizzato informazioni riguardanti la vita di Edmea Pirami.


Ognuno aveva il compito di ricostruire un segmento della biografia e di intrecciarlo alla linea del tempo generale. Durante la terza e ultima fase, i bambini e le bambine hanno realizzato l’elaborato grafico unendo i quattro segmenti che hanno dato vita a un’unica linea del tempo.



«La scelta di lavorare su una figura femminile che ha fatto la differenza nella storia» hanno spiegato le bambine e i bambini durante la premiazione «è ricaduta su Edmea Pirami perché è stata una donna marchigiana che ha dedicato la sua vita a salvare altre vite e perché la sua storia è come un anello che si ricongiunge a moltissimi argomenti che abbiamo affrontato durante quest’anno scolastico. […] Siamo rimasti colpiti dalla frase di Liliana Segre «siate farfalle che volano sopra i fili spinati» e abbiamo pensato di paragonare Edmea a una di quelle farfalle, perché per tutta la sua vita ha svolto il suo lavoro di pediatra con grande umanità, tanto da coniare il motto matris animo curant. […] Da qui deriva il titolo che abbiamo scelto per il nostro lavoro: Viaggio nel tempo con Edmea Pirami: una farfalla nella storia».

Per Edmea Pirami, donna coraggiosa e impavida ma anche e soprattutto medica e pediatra lungimirante – fu lei a introdurre a Bologna l’uso della penicillina in campo pediatrico – i bambini e le bambine hanno coniato un acrostico di terzo livello:

Insomma, un lavoro ricco e multidisciplinare attraverso il quale i bambini e le bambine hanno sperimentato la ricerca-azione, hanno messo in pratica il lavoro cooperativo e, soprattutto, hanno potuto riflettere sul concetto di uguaglianza, di pari opportunità e di non discriminazione. Ai bambini e alle bambine della scuola primaria “E. Fermi”, premiati il 19 maggio 2022 presso l’Università di Camerino sono andati numerosi premi messi a disposizione dai partner del concorso regionale, un contributo per l’acquisto di materiale didattico dell’Ambito territoriale sociale 15 di Macerata e, novità assoluta della V edizione, la possibilità di partecipare a due esperienze laboratoriali presso l’ateneo camerte. L’11 maggio 2022, l’intera classe è stata ospitata dal Museo delle Scienze, che li ha messi alla prova nel fantascientifico mondo di “Supernatural, quando la Natura supera la fantasia”. Questa attività didattica, stimolante e interattiva, in cui i supereroi dei fumetti vengono surclassati dalle strabilianti capacità di piante e animali, è figlia di una fortunatissima esposizione itinerante che il Museo dell’Università di Camerino, subito dopo il sisma del 2016, ha portato nelle Marche in sette differenti località.


Poi la classe si è approcciata al tema del coding, attraverso il gioco Unisci i puntini, vincolato da algoritmi speciali. Ogni immagine scoperta nascondeva indizi utili a ricordare personaggi e storie che hanno contribuito alle evoluzioni dell’informatica con collegamenti fuori dal comune. Tra questi Margaret Hamilton che sviluppò il software di bordo per il programma spaziale Apollo e Grace Hopper famosa anche per aver diffuso l’uso del termine bug che sta a indicare un malfunzionamento di un computer.


Ma non è finita qui, perché Viaggio nel tempo con Edmea Pirami: una farfalla nella storia ha partecipato anche al concorso nazionale, aggiudicandosi anche in questo caso il Primo premio tra i lavori della sezione C-STEM-scuola Primaria. La premiazione si è svolta il 14 ottobre 2022, presso la prestigiosa Aula Volpi dell’Università Roma Tre. Questa la motivazione:
«L’originale confronto tra la Storia, oggetto di studio, e la storia di una figura femminile che in tale contesto ha operato in maniera significativa per l’affermazione dei principi di uguaglianza, indica alle/agli studenti un modello di riferimento, rispondendo ottimamente ai criteri del concorso. Edmea Pirami diventa, infatti, oggetto di ricerca e di studio della classe che, nel percorso di conoscenza, ne apprezza l’operato. La pediatra marchigiana è scelta tra le STEM per aver coniugato, durante tutta la sua vita, la scienza con l’umanità, agendo per il suo Bene e distinguendosi in questo comportamento altruista anche in un momento in cui il Male sembrava prendere il sopravvento. La correlazione tra lo studio curricolare e i/le testimoni del tempo, tra cui Liliana Segre, che dà il titolo al lavoro presentato, rapportato al presente, sviluppa nella classe l’impegno civico di battersi per l’affermazione dei principi costituzionali dell’uguaglianza, contro ogni tipo di discriminazione. Lo spirito di collaborazione con il quale i/le studenti hanno prodotto l’elaborato rappresenta un esempio di vita sociale in cui tali principi sono attuati. L’intitolazione della biblioteca scolastica a questa figura femminile è quindi ben motivata oltre che efficace per il riconoscimento condiviso del suo valore all’interno del plesso stesso».



Nei prossimi articoli continueremo a raccontarvi, oltre a quelli nazionali, anche i progetti vincitori del concorso regionale. Perché? Perché crediamo fortemente nello scambio delle buone pratiche e speriamo che condividendo ricerche, scoperte e idee di parità realizzate da bambini e bambine, ragazzi e ragazze in questi anni, altre classi e altre scuole proveranno a mettersi in gioco partecipando alla VI edizione del concorso regionale delle Marche, nell’ambito della X edizione del bando nazionale, interrogando le fonti, il passato e il presente alla ricerca di nuovi percorsi per costruire una scuola e una società più paritaria, inclusiva e senza discriminazioni, una scuola e una società in cui ognuno abbia un posto e ogni cosa sia chiamata con il suo nome. Una società in cui non ci sia più bisogno di ricordare, ad esempio, l’uso del femminile, perché come scrive Enrico Galiano:
«Il cantante.
La cantante.
Il conoscente.
La conoscente.
Il presidente.
La presidente.
Solo per chiarire qual è la norma, in italiano.
Poi ognuno si faccia chiamare come vuole: basta che non si scandalizzi, poi, se un uomo vuole essere chiamato come una donna, o viceversa».
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Articolo di Silvia Casilio

Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Macerata e attualmente collabora con l’Università di Teramo. È autrice di saggi sull’Italia repubblicana e dal 2009 collabora con l’associazione culturale Osservatorio di genere.