Il gennaio di Toponomastica femminile

Il 3 gennaio del 47 a.C., durante la campagna di Egitto che vide affrontarsi le truppe tolemaiche con quelle guidate da Giulio Cesare, la biblioteca di Alessandria, la più antica e preziosa custode del sapere antico, venne distrutta in un incendio. Metafora, nemmeno troppo sottile, di come le guerre, da sempre, non annientino soltanto il presente.
Furono innumerevoli le biblioteche che, nell’arco della storia, perirono sotto la più atroce follia umana. Innumerevoli, tranne una.
Perché Abdul Kassem Ismael, Gran Visir di Persia, alla fine del X secolo si era inventato, per i suoi centodiciassettemila libri, un rifugio assolutamente inattaccabile: il dorso di quattordici cammelli. Ovunque egli si spostasse, la sua personale collezione lo seguiva, suddivisa in un catalogo preciso: i cammelli erano organizzati in gruppi e ciascun gruppo portava titoli che cominciavano con una delle trentadue lettere dell’alfabeto persiano. 
Il movimento, caratteristica genetica dei popoli, a volte è l’unica risorsa che si può mettere in campo per sopravvivere alle guerre, alle crisi, alla mancata speranza per il futuro. Sia che si parli di libri, sia che si parli di esseri umani.

Questo nostro anno 2023 si apre il giorno 11 con il primo salotto virtuale che ha dato il via al nuovo ciclo di incontri nei quali parleremo di donna, donne e femminile. In questa occasione, la nostra referente Sara Marsico ha introdotto e presentato Le salon virtuel d’Aoste. Le donne della birra fra tradizione e modernità. La chiacchierata è stata moderata da Genny Brunod dell’associazione DORA, Donne in Valle d’Aosta.

Sabato 14 gennaio alle ore 16.00, presso il Teatrino Giannetta Musitelli a Lodi si è svolto l’incontro con Miriam Di Piazza, per la presentazione del suo libro L’isola di Sara. Ha introdotto l’assessora alle Pari opportunità Manuela Minojetti e l’autrice è stata intervistata dalla vicepresidente Tf Danila Baldo, mentre l’associata Giulia Bortolini ha messo in mostra i suoi magnifici mandala. Letture a cura della studente del Liceo Maffeo Vegio Asia Bruni.

Due giorni dopo, il 16, c’è stata, nella cittadina pugliese, la manifestazione Le mecenati di BitontoÈ intervenuta per noi Giulia Basile.

Ancora un sabato: il 21 abbiamo partecipato all’evento di Caiazzo I bombardamenti alleati sulla linea Gustav. Dopo i saluti del sindaco Stefano Giaquinto e l’introduzione di Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione Storica del Caiatino, Giovanni Cerchia, professore ordinario di Storia Contemporanea presso Unimol ha parlato ampiamente della tematica. Era presente per Tf la nostra referente casertana Fosca Pizzaroni.

Nella medesima giornata, a Pachino, in provincia di Siracusa, si è tenuta la presentazione del libro di Rosa Savarino Uomini, donne e bambini in Sicilia durante la Grande Guerra. L’evento si è svolto presso la Dimora Savarino (Marzamemi), in un clima comunitario, di rete tra associazioni e territorio, parlando di Pace e narrando di donne, uomini, bambine e bambini. L’autrice, oltre a essere una storica e una ricercatrice, è anche una nostra iscritta. Per Toponomastica femminile c’era Vera Parisi.

In ultimo, lunedì 30 gennaio c’è stata, a Isola delle femmine, in provincia di Palermo, l’inaugurazione della mostra sulle Madri Costituenti.

E proprio il 30 gennaio ricorre, per tutte noi, un anniversario di importanza straordinaria.
In una Europa ancora impegnata nella Seconda guerra mondiale e in un’Italia ancora sotto il gioco nazifascista, il 30 gennaio del 1945, durante una riunione del Consiglio dei Ministri, si discute, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, di estendere il diritto di voto anche alle donne. Non tutti sono favorevoli, come alcuni membri del Partito liberale, del Partito d’Azione e del Partito Repubblicano. La Storia però non può essere fermata. 
Il decreto legislativo luogotenenziale n. 23 viene emanato due giorni dopo. 
Sono settantotto anni che votiamo. Sono solo settantotto anni che possiamo votare.
«Come donne nessuno ci ha regalato niente» (Miriam Mafai).

Al prossimo mese.

***

Articolo di Sara Balzerano

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Laureata in Scienze Umanistiche e laureata in Filologia Moderna, ha collaborato con articoli, racconti e recensioni a diverse pagine web. Ama i romanzi d’amore e i grandi cantautori italiani, la poesia, i gatti e la pizza. Il suo obiettivo principale è quello di continuare a chiedere Shomèr ma mi llailah (“sentinella, quanto [resta] della notte”)? Perché domandare e avere dubbi significa non fermarsi mai. Studia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice.

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