Il giorno 3 marzo dell’anno 1770 ebbe fine il regno di Teresa di Benguela.
Teresa era a capo di un regno in Brasile dove chi scappava dalla schiavitù poteva trovare rifugio e libertà. Per anni il governatore del Mato Grosso le ha dato la caccia. Anni in cui per centinaia di uomini e donne alle catene si era finalmente sostituita la speranza. Poi tutto finì.
Però non riuscirono a prenderla viva.
Teresa di Benguela è stata una delle tante donne che ha preferito comandare piuttosto che essere comandata; organizzare piuttosto che essere organizzata; scegliere piuttosto che essere scelta.
Una delle donne che a noi di Tf piace raccontare e far conoscere.
Questo nostro terzo mese dell’anno si apre il giorno 1, con l’esposizione della mostra documentaria Donne, scienze e lavoro a Torino, promossa e sostenuta dalla Consigliera di Parità della Regione Piemonte, che è proseguita fino al 31.
Per il 3 marzo, l’Istituto Storico della Resistenza di Lucca ha organizzato a Capannori l’evento conclusivo dell’esposizione della mostra I fiori del male sulle donne recluse in manicomio durante il fascismo. Hanno partecipato Paola Malacarne e Ilaria Favini, con la presentazione della storia di Camille Claudel, scultrice francese di eccezionale talento, internata dalla famiglia in manicomio dove resterà fino alla morte.
Il giorno 4, presso l’aula magna IIS Volta di Lodi si è tenuto lo spettacolo Ribelli contro la mafia, uno spettacolo multimediale che ricorda nove donne che si sono battute contro le mafie destinato alle scuole e alla cittadinanza. La stessa emozionante pièce si è poi svolta giovedì 16 nel cinema teatro M. Troisi, e venerdì 17 alla biblioteca G. Gerosa di Peschiera Borromeo.
Ancora sabato 4 marzo, è stata inaugurata la mostra Le madri Costituenti presso la sede della Provincia di Lodi. Ha parlato per Tf, presentando l’associazione e le sue tematiche, la vicepresidente Danila Baldo.
E poi, a Favara c’è stato il convegno Stop agli abusi, stop al silenzio, organizzato dal Lions Club Agrigento Chiaramonte. Per Tf ha partecipato Ester Rizzo.
Il 5 marzo a Capo d’Orlando, Messina, si è tenuto il concerto La musica è donna, replicato il giorno 9 marzo con l’esibizione di musica classica Donne in musica.
Lunedì 6 marzo, CGIL e SPI di Lodi presentano la mostra Il lavoro nel Lodigiano, a cura di Toponomastica femminile, visitabile fino al 6 aprile.
Martedì 7, e fino a sabato 11, è stata allestita a Enna la mostra Le madri Costituenti.
Sempre lunedì 6, a Pescia, in provincia di Pistoia, si è tenuta la conferenza Scrivere di sé. Forme dell’autobiografia nell’opera di Annie Vivanti.
Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, a Mottola, in provincia di Taranto è stata inaugurata l’aula intitolata ad Ada Lovelace all’interno del LabUM.
Nella medesima giornata, si è svolto a Lodi, organizzato da Se non ora quando? in collaborazione con Tf e l’adesione di molte altre associazioni in rete, il Memorial Boccalini-GFC – Torneo di calcio studentesco femminile, dedicato alle sorelle Boccalini, fondatrici nel 1933 del Gruppo femminile calcistico (Gfc), la prima squadra di calcio femminile in Italia.
Sempre a Lodi, tre giorni dopo, presso l’ITIS Volta, in via Giovanni XXIII, c’è stata la presentazione alle scuole e alla cittadinanza del progetto scolastico Donne resistenti e resilienti, di oggi e di tutti i tempi, premiato al IX Concorso Sulle vie della parità di Toponomastica femminile. Ha introdotto e moderato l’incontro delle scuole con la cittadinanza e le autorità scolastiche e cittadine Danila Baldo.
Ancora Lodi e ancora 8 marzo: presso il comune di Bertonico, Toponomastica femminile ha partecipato alle iniziative locali col progetto A scuola di parità.
A San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze, nella frazione Romola, è stato inaugurato il vicolo Marie Curie con la partecipazione della scuola dell’Infanzia di Chiesanuova e la scuola primaria G. Rodari.
A Pontedera, tre istituti cittadini, Marconi, Pacinotti e XXV Aprile, hanno partecipato all’evento organizzato dalla nostra associazione. Lo scopo dell’iniziativa è stato quello di ristabilire la parità di genere nelle intitolazioni di spazi pubblici a figure femminili e Pontedera ha chiesto il contributo di ragazzi e ragazze per dedicare le piste ciclabili cittadine a sette donne.
A Licata, in provincia di Agrigento, si è tenuta la cerimonia, nell’ambito della nostra campagna Camera d’autrice, per l’intitolazione a Maria Messina di un locale del B&B “Antica dimora San Girolamo”.
Altra cerimonia di intitolazione, questa volta a Città di Castello, Perugia, di una rotonda dedicata ad Argentina Altobelli.
A Mentana, in provincia di Roma, si sono intitolate due strade a due figure femminili scelte dai ragazzi e dalle ragazze dell’I.C. Paribenie e dell’I.C. Città dei bambini.
A Caiazzo, Caserta, alla presenza della nostra referente Fosca Pizzaroni, si è tenuto l’incontro Donna, vita, libertà con interventi degli e delle studenti del liceo classico e scientifico Pietro Giannone.
A partire dall’8 marzo e per i due giorni a seguire, presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha avuto luogo il ciclo di conferenze Voci di donne, al quale hanno partecipato, nell’ultima giornata, Danila Baldo e Sara Marsico.
Proseguendo, sabato 11 marzo, alle ore 17,00, in occasione della III edizione del Festival del genio femminile, organizzato da Sicilia delle donne nell’ambito del progetto Naxos Legge, il gruppo di Licata di Toponomastica femminile, ha partecipato per narrare il genio di donne che hanno scritto pagine importanti nella storia di Licata. Quest’anno il Festival ha affrontato il tema “Donne Politica e Istituzioni”, per cui la scelta è caduta su Ines Giganti Curella, una donna radicata nel territorio di Licata, espressione degli ideali più nobili della politica e dell’impegno nel sociale, nella cui biografia si può leggere la trama di percorsi non facili, spesso ostacolati da pregiudizi, e di successi ottenuti ma mai scontati.
Ancora sabato 11: a Partanna, in provincia di Trapani, presso Le scuderie castello Grifeo, c’è stato l’incontro Lingua italiana, sessismo e rappresentazione delle donne, durante il quale si è parlato di donne e parità nel linguaggio. In rappresentanza di Toponomastica femminile c’era Ester Rizzo.
Nella stessa giornata di sabato 11 si è tenuta la cerimonia di intitolazione a Nilde Iotti di una via del territorio comunale di Ponte Buggianese, in provincia di Pistoia. Per Tf è intervenuta Laura Candiani.
Giornata piena anche a Melegnano, dedicata alle Madri della nostra Repubblica: alle ore 16:00 c’è stata l’inaugurazione del murale, mentre alle ore 21 si è svolto il reading Parole ri-costituenti. Il giorno 16, infine, si è inaugurata la mostra, visitabile fino al 23, con presentazione di Sara Marsico.
A Monselice, poi, in provincia di Padova, in adesione alla campagna 8 marzo tre donne 3 strade, su proposta di Donne in Eko park, il Comune di Monselice, Assessorato alla Cultura e la Commissione PPOO hanno intitolato tre rotonde alle Operaie della filanda Trieste, a Ilaria Alpi e a Wangari Muta Maathai.
A Colonna, in provincia di Roma, all’interno dell’iniziativa Marzo Donna, Tf ha partecipato con l’intervento dal titolo Le strade libere le fanno le Donne che le attraversano.
A Ragusa, nell’ambito del convegno Donne e scienza, la sfida dei successi, è stata inaugurata la mostra Le Nobel per la scienza, organizzata da Agedo con Toponomastica femminile, fruibile fino al 28.
A Noto, in provincia di Siracusa, si è tenuta la cerimonia, sempre per Camera d’autrice, per l’intitolazione a Mariannina Coffa all’interno dell’ostello della gioventù “Il castello”.
Infine, a Vedano Olona, in provincia di Varese, sono state intitolate molte vie alle donne. Toponomastica femminile, con Sara Marsico, ha partecipato alla giornata dell’intitolazione raccontando la missione della nostra associazione.
Venerdì 17 marzo è stata inaugurata la mostra Le madri della Repubblica a Prato, nei locali dell’Istituto Alberghiero e Tecnico Agrario Datini; mostra che rimarrà esposta fino al 14 aprile.
Nella stessa giornata, nella sala Macina di Palazzo Conti Pilo a Capaci è ripresa la rassegna letteraria Voci di donne. In questa occasione, è stato presentato il libro di Ester Rizzo 30 giorni e 100 lire.
Ancora Ester Rizzo protagonista: sabato 18 marzo a Leonforte, in provincia di Enna, incontro sul tema La violenza nel silenzio della storia, un colloquio sull’emancipazione femminile, sul superamento dei pregiudizi e sulla parità di genere.
Sempre il 18, questa volta a Riese, in provincia di Treviso, è stata inaugurata la mostra sulle donne Nobel alla presenza di Nadia Cario.
A Rimini, presso il Liceo Cesare-Valgimigli, si è tenuta il giorno 21 marzo l’inaugurazione della mostra Nobel per le Scienze e l’Economia, organizzata dalla Consigliera di Parità regionale dell’Emilia-Romagna Sonia Alvisi, con un incontro con le classi in aula magna in cui hanno presentato l’evento la dirigente scolastica Sandra Villa e per Tf Danila Baldo.
Mercoledì 29 marzo, a Gossolengo in provincia di Piacenza, le scolaresche di due plessi di scuola primaria e un istituto di scuola secondaria di primo grado hanno svolto laboratori didattici per individuare le figure femminili a cui intitolare le scuole condotti da Danila Baldo per Toponomastica femminile e Venera Tomarchio per ICeMaP.
A Lodi, il 30 marzo, presso l’Aula Magna del Liceo Classico Pietro Verri, si è tenuto l’incontro pubblico Donne e cultura finanziaria- Conoscere per proteggersi, organizzato da Notariato e Banca d’Italia, per promuovere l’alfabetizzazione economico-finanziaria delle donne: per Tf è intervenuta la vicepresidente Danila Baldo.
Il nostro mese di marzo, già così pieno di iniziative ed eventi, è stato, nei giorni dal 20 al 26, ulteriormente arricchito dall’adesione di Toponomastica femminile alla XIX settimana di lotta al razzismo indetta dall’Unar (Ufficio nazionale antiscriminazioni razziali). Sono state, per noi, giornate impegnative ma di una preziosità assoluta, che si sono declinate in una agenda che ha previsto le mostre Le Nobel per la Pace, Le madri della Repubblica, Migrazioni femminili, Scienziate, Le atlete: olimpiadi e paralimpiadi, installate in tutto il territorio nazionale.
A queste si sono aggiunti laboratori e letture in presenza in diverse scuole primarie e secondarie, produzione dell’audiolibro Heva, produzione delle tavole del Kamishibai su Wangari Maathai. Tutto questo grazie anche alla collaborazione attiva degli atenei Università di Roma Tre e Università di Cassino e Lazio meridionale, di dodici associazioni e di venti istituzioni locali tra regioni, province e comuni.
Inoltre, per tutta la settimana si sono tenute maratone online sui nostri canali social che, ad oggi, sono visibili sul profilo Youtube di Toponomastica femminile. In particolare, lunedì 20 abbiamo parlato di Le donne vittime di guerra, artefici di pace; martedì 21 de La Costituzione e i principi di inclusione, libertà di pensiero e d’espressione, uguaglianza e parità; mercoledì 22 di Viaggiatrici o migranti?; giovedì 23 di Stereotipi e pregiudizi; venerdì 24 di Abilità e disabilità; sabato 25 di Narrazioni; domenica 26 di Feed-back e proposte.
Questo nostro progetto, vincitore del bando Unar, ha avuto il titolo di Senso di marcia.
Un senso e una marcia che non possono essere casuali, che richiedono una buona dose di equilibrio e che, per portare davvero nella giusta direzione, devono essere, per forza di cose, contrari, invertiti e, ovviamente, ostinati.
Al prossimo mese.
***
Articolo di Sara Balzerano

Laureata in Scienze Umanistiche e laureata in Filologia Moderna, ha collaborato con articoli, racconti e recensioni a diverse pagine web. Ama i romanzi d’amore e i grandi cantautori italiani, la poesia, i gatti e la pizza. Il suo obiettivo principale è quello di continuare a chiedere Shomèr ma mi llailah (“sentinella, quanto [resta] della notte”)? Perché domandare e avere dubbi significa non fermarsi mai. Studia per sfida, legge per sopravvivenza, scrive per essere felice.