Nuove generazioni sulle vie della parità

La cerimonia di premiazione dei lavori migliori inviati dalle scuole per la X edizione del concorso didattico Sulle vie della parità a.s. 2022/2023, dell’associazione Toponomastica femminile, con il riconoscimento del valore pedagogico dei tanti progetti arrivati, è avvenuta il giorno 27 aprile 2023, presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. Qui potete leggere il Bando del Concorso.
A fare gli onori di casa è stata la prof.a associata di Sociologia Milena Gammaitoni, che ha portato anche i saluti della direttrice di Dipartimento di Scienze delle Formazione dell’Università Roma Tre, Paola Perucchini.

Gammaitoni ha sottolineato l’importanza di vedere in sala tanti bambini e ragazzi e non solo bambine e ragazze, perché nonostante i ruoli sociali siano cambiati in questi decenni e si notino sempre più donne impegnate nel mondo del lavoro e nelle professioni culturali e scientifiche, la strada è ancora lunga prima di giungere a una piena parità e il cammino deve essere compiuto da donne e uomini insieme, nella consapevolezza di un miglioramento della vita comune utile per tutte e tutti. Ha ricordato come sia fondamentale far uscire dall’ombra figure femminili di valore, spesso non presenti nei libri di testo, per ricordarle e farne degli esempi da seguire, perché la sottovalutazione della genialità femminile non solo influenza fortemente la costruzione dell’identità sin dalla più tenera età, ma è anche alla base di pregiudizi che minano l’autostima femminile e non contrastano efficacemente la violenza maschile.

Da sinistra: Danila Baldo, Milena Gammaitoni, Loretta Junck

Non potendo essere presente di persona, ha inviato, invece, un saluto in video Francesca Basanieri, presidente della commissione pari opportunità della Regione Toscana, ringraziando l’associazione Toponomastica femminile per il prezioso lavoro che sta svolgendo in questi anni “sulle vie della parità”; si è rivolta in particolare a ragazze e ragazzi per il contributo di ricerca che hanno dato, sicura che saranno rimasti stupiti da quello che hanno trovato ricercando il valore di tante donne che hanno contribuito alla storia italiana e internazionale in moltissimi campi dall’arte alla cultura al lavoro, senza dimenticare l’apporto alla lotta partigiana, che si è ricordata il 25 aprile e che ha visto tante donne combattere nella Resistenza. Tutti i bei progetti didattici premiati rendono giustizia alle donne che nella storia hanno contribuito in maniera importante e fattiva al progresso in ogni settore, ma sono state messe da parte e sono state dimenticate; restituiscono tasselli di verità, perché è importante ricordare realmente quello che è stato, ricordare le persone che hanno contribuito alla storia e a fare la differenza in ogni campo ed è importante avere degli esempi positivi. È importante che docenti e studenti lavorino ogni singolo giorno per fare in modo che ragazzi e ragazze, donne e uomini abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità di crescita, anche attraverso la visibilità e il ricordo di quello che è stato. Quindi, conclude la presidente, sono bellissimi quei lavori che fanno sì che nelle nostre città ci siano più nomi di donne ricordati sulle targhe delle vie, nei parchi e negli edifici pubblici.

Paola Malacarne, esponente del direttivo Tf e componente della giuria, rivolgendosi a ragazze e ragazzi punta l’attenzione su un altro essenziale aspetto delle linee guida del concorso, ossia che la lingua non è neutra, che esiste un legame profondo tra le discrepanze che viviamo e le parole che sentiamo, pronunciamo o lasciamo che altre/i pronuncino, che le asimmetrie in uso del genere maschile e femminile si ripercuotono nella creazione asimmetrica dell’identità individuale nelle persone dei due generi, per cui occorre ri-considerare il potere attuativo della parola, agire sulla realtà, attraverso la costruzione di nuovi binari su cui far viaggiare il pensiero. L’incertezza della denominazione causa incertezza d’identità, afferma, se non ho un nome non esisto, se ho tanti nomi diversi, nessuno veramente adatto, alcuni senza prestigio, la mia identità ne subirà le conseguenze: ancor più destabilizzante è il nome composto con l’altro ordine: l’avvocato donna è un avvocato (quindi un uomo) che però è donna. Questa terminologia incerta non può che essere espressione e a sua volta perpetuare una “identità divisa” e di conseguenza incerta che, in quanto tale, impedisce a chi la porta di sentirsi appieno nella funzione e nel ruolo, e impedisce alla società in generale di concepire identità di ruolo professionale e di genere femminile come armoniche e non antitetiche.

Anche Loretta Junck, referente della Sezione B-Narrazioni del concorso, prende la parola per parlare della potenza del “racconto”, del potere terapeutico delle “storie”, capaci di cogliere quanto c’è di più vero e sentito in noi e di trasformarci, permettendoci di esprimere le nostre emozioni, di confrontarci con il mondo intorno, di fare ordine dentro di noi, di ritrovare i pezzi smarriti e di prendere contatto con le nostre vulnerabilità e i nostri punti di forza. La sezione B chiede alle/agli studenti di scrivere un racconto a partire da uno degli incipit offerti da autori/autrici del Premio Calvino. Ogni anno la tematica cambia e quest’anno era Superare gli stereotipi di genere.

Anche quest’anno, come gli anni scorsi, i lavori migliori saranno pubblicati su questa rivista online, perché siano conosciuti e possano diventare esempi per altre scuole. Qui si trovano le Narrazioni e qui i percorsi.

Durante la premiazione, le scuole hanno avuto modo di ascoltare anche i saluti inviati in video da Silvia Casilio, vicepresidente dell’Osservatorio di Genere, associazione di promozione sociale di Macerata che da anni si coordina con Tf nell’organizzare la sezione regionale del concorso, Sulle vie della parità nelle Marche, arrivato ormai alla sesta edizione. Quest’anno anche il concorso regionale ha registrato un aumento considerevole del numero di progetti che sono stati presentati e si allarga in modo esponenziale il numero di scuole che da anni riesce a fare pedagogia di genere; per noi, afferma Casilio, è un grande onore e questo ci fa capire che sempre di più nelle Marche è presente una comunità scolastica capace di formare bambini e bambine e ragazzi e ragazze alla parità, condizione questa necessaria per poter contrastare in modo efficace qualsiasi discriminazione e violenza. Quest’anno non solo il numero di progetti e il numero di scuole che hanno partecipato è aumentato, ma è aumentato anche il livello e lo spessore dei progetti che sono stati presentati e quindi il ringraziamento va ai docenti e alle docenti che hanno lavorato bene nelle classi ed è bello che alcune/i di loro ce l’abbiano fatta a giungere a Roma per partecipare a questo importante momento. È importante, prosegue, che le scuole marchigiane partecipino alla premiazione romana perché è sicuramente un momento in cui bambini e bambine e ragazzi e ragazze possono confrontarsi con chi proviene da altre realtà di altre aree geografiche del nostro Paese e possano soprattutto sperimentare saperi e conoscenze altre; quindi, conclude, la speranza è che tutti e tutte approfittino di questo importante momento, che da questa giornata possano uscire tutti e tutte arricchite e piene di nuove idee per i progetti da presentare per il bando del prossimo anno. Nel salutare e augurare buon lavoro, Silvia Casilio ricorda l’appuntamento del 25 maggio 2023, quando l’università di Camerino metterà in campo la premiazione regionale del concorso.

Danila Baldo, vicepresidente dell’associazione Tf e coordinatrice della giuria, dopo aver ricordato i numeri della partecipazione al concorso – superiori agli anni segnati dal Covid, quindi di buon auspicio per una piena ripresa, sintetizzando: 49 Istituti scolastici per un totale di 179 classi, 197 docenti e 2798 studenti, di cui 1485 femmine e 1313 maschi – legge i nomi e i risultati delle scuole che non sono riuscite a essere presenti a questa giornata primaverile di premiazione romana. Proprio per questo, per poter andare incontro alle richieste di docenti e dirigenti, dispiaciuti di non aver potuto partecipare, è stata individuata anche una seconda data per la premiazione, in cui verranno consegnati diplomi e premi alle scuole non presenti in questo 27 aprile, e sarà presentato il nuovo bando del concorso Sulle vie della parità nella sua XI edizione per l’a.s. 2023/24. La data individuata è il 17 ottobre 2023, presso l’Aula Volpi del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, Via del Castro Pretorio, 20. La conclusione è stato un arrivederci alla prossima giornata… sì di premiazione, ma soprattutto di incontro e condivisione di buone pratiche didattiche.

Fotografie di Maria Chiara Pulcini.

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Articolo di Danila Baldo

Laureata in filosofia teoretica e perfezionata in epistemologia, tiene corsi di formazione per docenti, in particolare sui temi delle politiche di genere. È referente provinciale per Lodi e vicepresidente dell’associazione Toponomastica femminile. Collabora con Se non ora quando? SNOQ Lodi e con IFE Iniziativa femminista europea. È stata Consigliera di Parità provinciale dal 2001 al 2009 e docente di filosofia e scienze umane fino al settembre 2020.

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