Il gratin dauphinois classico è una ricetta francese davvero semplice da preparare (ma è importante seguire con attenzione il procedimento), una ricetta di grande soddisfazione perché piace a tutte e tutti (a chi non piacciono le patate? Gratinate, poi…), e una ricetta ricca, sì, ma poco costosa che, tutto sommato, non guasta mai. Questo gratin dauphinois è rivisitato in una versione vegana, dove alcuni ingredienti di origine animale sono sostituiti da altri di origine vegetale, ma altrettanto gustosi e cremosi.
Gli ingredienti per 6 – 8 persone:
- 1 chilo di patate gialle, di qualità
- 1 litro di latte vegetale (soia o avena)
- ¼ di litro di panna vegetale
- 1 spicchio d’aglio
- Poco olio
- Noce moscata
- Sale, pepe
- 1 teglia da forno rettangolare
Tempo di preparazione: 20 minuti.
Tempo di cottura: 2 ore.
Pelate le patate, lavatele bene e affettatele dello spessore di circa 2 o 3 mm. Non mettetele a bagno! L’amido che contengono è indispensabile per la perfetta riuscita di questa ricetta. Sfregate il fondo della teglia con lo spicchio d’aglio, poi ungetela bene. Appoggiate sul fondo della teglia uno strato di patate, in modo regolare e leggermente sovrapposte, e conditele con sale, pepe, noce moscata, un po’ di latte e di panna vegetali. Continuate facendo altri strati uguali, fino a esaurimento, e terminate con la panna.
Trasferite il gratin dauphinois nel forno statico, scaldato a 150°, e controllate dopo circa un’ora per verificare la cottura delle patate e la gratinatura in superficie. Lasciatelo in forno finché le patate non risulteranno perfettamente morbide e la superficie ben colorita e croccante. Per quest’ultimo passaggio, potete aiutarvi, alla fine, con qualche minuto di grill. Servite il gratin dauphinois come primo o come secondo piatto: il suo sapore particolare, gustoso senza essere aggressivo, lo rende adatto a più interpretazioni. L’idea per non sprecare? Lavate molto bene le patate prima di pelarle, conservate le bucce e preparate le chips di patate, da proporre come gustoso stuzzichino.
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Articolo di Paola Bortolani

Ex dirigente commerciale, poi libera professionista contabile e amministrativa, ha svolto attività di volontariato culturale. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione, occupandosi di aziende del settore food & beverage. Appassionata di cucina sostenibile, ha scritto articoli e svolto ricerche per testi diversi. Nel 2013 ha aperto il blog Primononsprecare.com, e ha pubblicato l’e-book Il gusto di non sprecare (Indies g&a).